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Commercio: Ascom Padova, altro che dazi, serve parità trattamento fiscale su web tax

Padova, 12 mar. (AdnKronos) - "Lo spauracchio, adesso che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di intraprendere questa strada, si chiama dazio. Ma c’è un altro problema, che ai più sembra sfuggire, che sta mettendo in seria difficoltà l’intero sistema Paese ed è quello delle transazioni esentasse (o quasi) realizzate dai colossi del web". A lanciare l'allarme è il presidente di Ascom- Confcommercio Padova, Patrizio Bertin. “Le transazioni on-line di beni e servizi effettuate dalle grandi multinazionali dell'e-commerce – mette in chiaro il presidente dell’Ascom – stanno creando un danno economico enorme. Un danno che viene prodotto da queste multinazionali del "web" ai settori del commercio e dei servizi tradizionali per disparità di trattamento fiscale, sia per maggiori adempimenti amministrativi che per maggiore tassazione”. "Un problema non solo italiano. Prova ne sia che il 21 marzo la Commissione dell’Unione Europea presenterà una propria proposta che non dovrebbe però distanziarsi troppo da ciò che l’Italia ha previsto con l’ultima legge di bilancio (anche se la pratica applicazione avverrà solo dal prossimo 1° gennaio), ossia un prelievo che si applica sul valore delle singole transazioni digitali (nella misura del 3%) a tutte quelle imprese che erogano servizi digitali", ricorda.