economia
Ema: Milano sfida Consiglio Ue, decisione su ricorso d'urgenza in 2 mesi
Milano, 7 feb. (AdnKronos) - Non si ferma la contesa sulla sede dell'Ema. Il Comune di Milano attende dal Tribunale Ue la decisione sul ricorso d'urgenza curato per il Comune di Milano dall'avvocato Francesco Sciaudone, managing partner dello studio legale Grimaldi, insieme a Massimo Condinanzi, professore di diritto dell’Unione europea alla Statale. Il procedimento sommario, spiega Sciaudone all'Adnkronos "dovrà stabilire se esistono riguardo al ricorso i presupposti della fondatezza e dell'urgenza". Palazzo Marino, di fronte all'assegnazione ad Amsterdam della sede dell'Agenzia europea del farmaco, ha proposto un ricorso principale, che seguirà tempi più lunghi, e un ricorso d'urgenza che fa riferimento "all'articolo 278 del trattato europeo", ossia la possibilità per la Corte di giustizia dell'Unione europea "di decidere, quando reputi che le circostanze lo richiedano, di ordinare la sospensione dell'esecuzione dell'atto impugnato". I tempi, in questo caso, sono rapidi. "Entro tre settimane dalla notifica il Consiglio europeo si costituirà in giudizio e realisticamente in un paio di mesi dovrebbe arrivare la decisione", sottolinea il legale. Verdetto che arriverà dopo che lo stesso Consiglio (ed eventualmente l'Olanda nel caso volesse intervenire) avrà fornito elementi per difendere la propria scelta. Solo allora (non è necessaria un'udienza alla presenza delle parti) il Comune di Milano potrà 'replicare', prima della decisione dei giudici.