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Pensioni: Donazzan, solo un veneto su 4 aderisce a previdenza complementare

Venezia, 11 dic. (AdnKronos) - “La previdenza complementare e integrativa doveva essere il secondo pilastro della previdenza in modo da garantire alle persone che si ritiravano dal mercato del lavoro un’entrata sostanzialmente simile allo stipendio da occupati. È inutile tacerlo: la previdenza complementare non è decollata. In Veneto gli aderenti a fondi di pensione complementare non sono più di un quarto". E’ quanto ha affermato oggi al Bo l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, intervenendo al seminario promosso dalla scuola di Giurisprudenza dell’Università di Padova sul tema “Il welfare integrato nella legge regionale n. 15/2017: prospettive di sviluppo della previdenza complementare in ambito regionale” "È dal 1992 che la pensione dei lavoratori dovrebbe avere una fonte pubblica, derivante dalla previdenza obbligatoria di base, e un’altra fonte, cioè la previdenza complementare. Per questo è necessario investire di più e meglio nella cultura della previdenza e sensibilizzare tutte le categorie e tutti i lavoratori/lavoratrici a questo strumento di sussidiarietà, diventato indispensabile per continuare a garantire lo stato sociale”, sottolinea. “Un fondo di previdenza complementare, a base regionale, potrebbe offrire un sistema di welfare integrato e garantire un assegno pensionistico più dignitoso”, ha prospettato l’assessore, auspicando un “vero patto sociale tra lavoratori e imprenditori” finalizzato a rafforzare la seconda gamba del sistema previdenziale pubblico.