Pensare alla vecchiaia
Le polizze per gli anziani: ecco come garantirsi rendite e badanti
L'aspettativa di vita si allunga sempre di più ma la buona notizia ha un suo risvolto della medaglia perché campare più a lungo significa anche ammalarsi di più e magari non essere per sempre autosufficienti. Secondo i dati raccolti recentemente dall'Osservatorio di Reale Mutua, dedicato al welfare, riportati da La Stampa, un italiano su due teme di non riuscire a sostenere i costi nel caso di non autosufficienza. Del resto secondo il Censis sono oltre 3 milioni i non autosufficienti in Italia, ergo il 5,5% della popolazione mentre già 561 mila di famiglie hanno utilizzato tutti i risparmi a disposizione per far fronte al problema, spesso anche indebitandosi e vendendo casa. Il tema è sempre più attuale anche per compagnie assicurative e in quelle specializzate nell'assistenza integrativa. Sul mercato queste società propongono prodotti nuovi che combinano le esigenze di risparmio per periodi lunghi, anche della durata di 40 anni, con la tutela in caso di non autosufficienza. La più note e comuni, soprattutto all'estero, sono le polizze Long Term Care. Questo tipo di prodotto interviene in caso di non autosufficienza ovvero quando l'assicurato non riesce a svolgere le principali azioni della vita quotidiana (levarsi, muoversi, vestirsi e mangiare). In questo caso ha diritto o a un assegno annuo o alla prestazione di assistenza. Le Long Term Care hanno due tipi di copertura: una è ad accumulazione e l'altra a ripartizione. Il primo caso permette di accumulare un piccolo capitale nel corso degli anni al quale la compagnia attingerà per pagare un capitale una tantum oppure una somma prefissata. Questo assegno coprirà solo in parte le spese da affrontare (in genere l'indennità è fra i 500 e i 3000 euro al mese) come pagare parte della retta della casa di riposo oppure per pagare la badante. Questa formula conviene a chi è più giovane. Attenzione sempre alle clausole.