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Autotrasporto: proclamato fermo a porto Genova 2 e 3 novembre

Roma, 21 ott. (AdnKronos) - Tempi di attesa al carico insostenibili, lunghe code nei pre-gate terminalistici, blocchi d’area estemporanei, fermi camion tassativi per “cambi turno”: sono i limiti operativi che, in molte aree del porto di Genova e nei terminal di cornice, stanno causando alle imprese di autotrasporto l’impossibilità di programmare viaggi e consegne, gravissime perdite di produttività e la diffusione irresponsabile di irregolarità sui tempi di guida e di riposo e della sicurezza stradale. A denunciarlo sono le associazioni di categoria dell'autotrasporto Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai-Conftrasporto, Trasportounito, che, "rappresentando la forte tensione che vive la categoria", hanno deciso di dichiarare il fermo dei servizi di trasporto su gomma nel porto di Genova nei giorni 2 e 3 Novembre. "Gli autotrasportatori dicono basta. Così non è possibile lavorare, l’esasperazione è troppo forte e la sensazione di non avere alcuna forma di attenzione da parte della comunità portuale è inaccettabile", dicono le associazioni. “Nonostante il nostro impegno continuo e responsabile nel chiedere risposte alle Istituzioni ed anche direttamente ai responsabili dei Terminal che stanno generando le maggiori criticità - affermano - non abbiamo ottenuto risposte concrete e soluzioni, anzi con l’aumento dei traffici la situazione sta peggiorando sempre di più”. “I problemi non si risolvono da soli e l’impegno ad eliminare le attese, i blocchi ed il congestionamento di camion deve essere condiviso responsabilmente da tutti gli operatori della port comunity, perché l’attività degli autotrasportatori è fondamentale per lo sviluppo dei traffici e dell’economia del nostro porto e non è più ammissibile che le nostre aziende siano costrette ad operare in questo modo, nel più importante scalo italiano, cresciuto e affermatosi in virtù della sua efficienza operativa”, concludono le sigle degli autotrasportatori.