Contrordine

Imu, riammesso emendamento Pd: prima rata sulle case di lusso da pagare

Ignazio Stagno

Colpo di scena sull'Imu: i "ricchi" pagheranno la prima rata sulla casa ma i soldi che lo Stato guadagnerà non verranno comunque utilizzati per riportare l'Iva al 21 per cento. E' stato riammesso l'emendamento del Pd al decreto in esame che prevedeva la riduzione della platea di esenti al di sotto del tetto di una rendita catastale pari a 750 euro per la prima casa. Lo hanno deciso i presidenti delle Commissioni Bilancio e Finanze, il democratico Francesco Boccia e il pidiellino Daniele Capezzone. E’ stata esclusa solo la parte dell’emendamento che destinava i maggiori introiti derivanti dalla riduzione dell'esenzione al ripristino dell'aliquota Iva dal 22% al 21%. Il testo sarà votato domani. L'esclusione - Fino al tardo pomeriggio, la prima casa, anche quella dei ricchi sembrava salva. Il Pd aveva provato in modo incessante a far pagare l'Imu sulle case di lusso ma l'emendamento al decreto che proponeva di esentare dalla prima rata dell'Imu solo le abitazioni con una rendita catastale inferiore a 750 euro era stato bocciato "per estraneità di materia" dallle commissioni Bilancio e Finanze alla Camera. L'emendamento è stato definito "inammissibile", prima del dietrofront. Secondo l'emendamento riammesso il ritorno della prima rata per una parte della popolazione permetterebbe di recuperare circa 1,2 miliardi di euro e riportare l'Iva al 21% dal primo novembre al 31 dicembre 2013. Un passaggio, questo sì, che le Commissioni hanno però escluso. Il Pd si spacca - Intanto l'emendamento del Pd sull'Imu per i "ricchi" crea tensioni nella maggioranza ma soprattutto tra le mura del Partito Democratico. La linea dei dem è quella di far pagare l'imposta a chi ha un'abitazione che supera una rendita catastale di 750 euro. E l'emendamento presentato è in questa direzione. Ma a quanto pare i dem sono divisi. Un appello a ritirare tutti gli emendamenti sulla parte del decreto che riguarda l'Imu e' stato lanciato dal presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia (Pd). "Lettiano" di ferro, Boccia avverte ''le case di lusso l'Imu la pagano gia. Evitiamo il pasticcio - ha auspicato Boccia - perche' se dovesse passare qualche emendamento che modifica la base imponibile, i comuni dovrebbero restituire quanto proprio oggi hanno ricevuto dal Tesoro. Le case di lusso l'Imu la pagano, come e' sempre accaduto in passato; il decreto esclude esplicitamente dall'esenzione le abitazioni signorili accatastate come A1, le ville di categoria A8 e i castelli della categoria A9''.