Crisi, Brunetta insiste

Albina Perri

«I numeri hanno la testa dura e non si spostano solo per il fastidio che provocano, e i numeri dicono che lo stipendio dei dipendenti è cresciuto più dell'inflazione, sia nel quarto trimestre del 2008, sia nei primi quattro mesi del 2009. Quindi, per la larga maggioranza dei dipendenti, che hanno conservato il loro posto di lavoro, il potere d'acquisto è aumentato». Lo afferma il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, in un intervento pubblicato su La Stampa in cui il ministro replica a un articolo di Massimo Gramellini. «L'aumento del potere d'acquisto, che è incontestabile - spiega Brunetta - non significa che chi ieri comperava zucchine oggi acquista elicotteri, per deambulare più comodamente, ma significa, ovviamente, che circa 30 milioni d'italiani non si sono impoveriti affatto». A giudizio del ministro, «paradossalmente, e senza nulla togliere al dramma di chi perde il lavoro (autonomo o dipendente) e di chi vede il proprio reddito decurtato dalla cassa integrazione, la crisi sembra operare un effetto di riduzione delle differenze; e di questo - conclude - continuerò a parlare, a dispetto dei mugugnatori»