Niente prestiti, ma...

Gli stipendi d'oro dei banchieri

Michele Chicco

Banchieri d’oro: i manager delle banche italiane intascano migliaia di euro al giorno, tutti i giorni, ferie incluse. Come riporta Il Fatto Quotidiano, "a guidare la classifica" dei più fortunati è Enrico Cucchiani, consigliere delegato di Intesa San Paolo, che guadagna 10.786 in ventiquattro ore. Non un caso eccezionale, anzi. L’elenco dei banchieri più pagati è stato pubblicato dalla Fiba – il braccio della Cisl che si occupa di bancari e assicurativi - e le anomalie non mancano. Compensi altissimi ai manager di istituti che, negli ultimi anni, hanno fatto incetta di aiuti pubblici, e che a breve potrebbero licenziare circa 20mila persone: una combinazione che fa storcere il naso.  Paperoni - Cucchiani è solo il primo (e più ricco) nome nella graduatoria. Dietro di lui tanti altri. Subito c'è l’ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, che guadagna 8.211 euro al giorno, quasi tre milioni all’anno. Poi Enzo Chiesa del Banco Popolare di Milano (8mila euro al dì) e Carlo Messina di Intesa (5.907 euro ogni calar del sole). Questi sono i dati dei manager. Poi ci sono quelli dei presidenti: il primo è Giuseppe Mussari che nel 2012 ha beccato otre 2milia euro al giorno per condurre Mps al disastro. La banca senese, però, non è la sola ad avere un imbarazzante rapporto tra deficit di bilancio e compenso per manager e presidenti.  Quindi, in ordine sparso, il presidente Unicredit Dieter Rampl, che prende 4.826 euro al giorno; Giovanni De Censi di Cerval (4.323 euro al giorno); Giovanni Bernaschi di Cariga, la cui paga equivale a 3.288 euro ogni ventiquattro ora. Più "contenuta" la paga dei presidenti di Intesa Sanpaolo, Andrea Beltratti e Giovanni Bazoli, che prendono rispettivamente 2.967 e 2.959 euro al giorno. Tra i dati che non possono sfuggire, quelli relativi a Fabrizio Viola e Antonio Vigni di Mps, altri due grandi protagonisti dello scandalo, che hanno incassato 4.521 e 4.309 euro al giorno. Tetto – Cifre iperboliche, incredibili, smisurate. Stipendi pazzeschi a manager di banche che difficilmente concedono un prestito. E' in questo contesto che la Cisl, a cui fa riferimento la Fiba, avanza la sua proposta: "Porre come limite per la retribuzione fissa lo stesso importo stabilito dal governo per i manager pubblici", ossia 294mila euro l'anno, più i bonus che però sarebbero strettamente legati ai risultati. Cife ugualmente enorme, ma distanti da quelle difficili anche solo da immaginare che, oggi, i manager incassano.