Toscana

Alimenti: l'Italia del miele con 51 varieta' batte ogni altro Paese (2)

(Adnkronos) - Per stare sicuri, meglio leggere l'etichetta e privilegiare confezioni in cui sia riportata chiaramente l'origine geografica e l'indicazione dell'apicoltore che ha prodotto il miele. "Si va sul sicuro scegliendo quello che in etichetta indica con chiarezza dove, da chi e come e' stato prodotto - spiega Hubert Ciacci - ovvero un miele tradizionale italiano, estratto per centrifugazione, che non ha subito trattamenti che possono modificare le sue caratteristiche e, in particolare, non e' mai stato riscaldato a temperatura superiore a 40° C". Sicuro, vario, buono ma anche ricco di proprieta' uniche. In risposta alla moda del costosissimo miele di manuka, il cosiddetto 'miele dei vip' che arriva a costare anche 100 euro al kg, l'Italia schiera il miele di melata, il piu' ricco tra tutti di sali minerali e polifenoli, un antibiotico naturale eccezionale. Questo miele "viene fatto a partire dalle piante resinose, in tutta Italia, laddove si verifica il giusto mix di clima caldo e umido. Una volta era un prodotto di nicchia, ora si trova con piu' facilita'. Da esperto e apicoltore - dice Ciacci- per me il miele di manuka e' piu' una moda che altro, e si potrebbe sostituire benissimo con il miele di melata, che tra l'altro costa decisamente di meno". A Montalcino, in occasione della Settimana del Miele, si potranno trovare tutte le varieta' piu' note e anche quelle piu' rare: dal miele di spiaggia prodotto nel Parco presidenziale di Migliarino-San Rossore, ottenuto da specie botaniche tipiche della macchia mediterranea, come camuciolo, cisto, tamerice, corbezzolo e pitosforo, al miele di marruca, prodotto solo in alcune buone annate; dal miele di trifoglio, tiglio, erica, al castagno.(segue)