Non solo dati
Equitalia, la lettera dell'ad ai direttori: "Valutate caso per caso"
Equiitalia si fa più buona. Cerca di acquistareun volto più imano. L'amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo ha infatti mandato una lettera ai direttori della società di ricscossione. Nella lettera si invita i singoli direttori a tenere "un comportamento orientato alla sensibilit". Con il perdurare della crisi viene chiesto a tutti i dipendenti di tenere conto nella contestazione dei debiti col fisco delle situazioni dei contribuenti L'appello di un imprenditore - La decisione arriva dopo l'ennesimo episodio di un piccolo imprenditore pugliese che aveva scritto una letta su la "Gazzetta del Mezzogiorno" in cui dichiarava di volersi suicidare perché pieno di debiti. "Abbiamo chiamato il giornale, siamo risaliti all'indirizzo, un nostro funzionario si è messo subito in viaggio e ha raggiunto in casa l'autore della missiva. La cosa che più ci interessava, in quel momento, era stare vicino a quell'uomo affinché non si sentisse abbandonato dalle istituzioni", racconta l'ad a tutti i funzionari. Una storia finita bene. Ma "l'episodio - fa presente Mineo - non costituisce, purtroppo, un caso isolato. Riflette anzi un disagio esteso, conseguenza diretta del perdurare della crisi". Il volto umano - "Siamo consapevoli che l'arrivo di una richiesta all'agente della riscossione, in un momento come quello che stiamo vivendo, possa infrangere equilibri già instabili. Di fronte a queste situazioni non possiamo permetterci di commettere errori o di avere un comportamento non adeguatamente orientato alla sensibilità che queste circostanze richiedono". In questo modo - conclude la lettera - "possiamo vedere riconosciuto il nostro lavoro al servizio di un Paese che vogliamo più giusto, la nostra professionalità, l'imparzialità nel rispetto delle leggi e, non ultima, la nostra umanità". La lettera si conslude con un appello dell'amministratore delegato a cambiare atteggiamento perché - scrive in questo modo ''possiamo vedere riconosciuto il nostro lavoro al servizio di un Paese che vogliamo più giusto, la nostra professionalità, l'imparzialità nel rispetto delle leggi e, non ultima, la nostra umanita'''