Decreto

Monti, approvato il decreto per il pagamento dei debiti della Pa verso le imprese

Lucia Esposito

   Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto che prevede di sbloccare 40 miliardi nei prossimi 12 mesi. Un boccata d'ossigeno per le imprese. Peccato che il debito complessivo della pubblica amministrazione verso le imprese, secondo il calcoli della Cgia di Mestre  può arrivare fino a 130 miliardi se si calcolano anche le piccole imrpese. Qello dei debiti della PA è "un caso molto emblematico di come, mentre si facevano più stretti i vincoli di obbligo disciplina, le amministrazioni avevano invece risposto con forme che hanno scaricato gli oneri sul futuro e le imprese e i cittadini". Mario Monti lo sottolinea al termine del Consiglio dei ministri.  "E' arrivato il momento di voltare pagina", aggiunge Monti e precisa: . Il dettaglio - Il decreto, ha detto ancora Monti, prevede di sbloccare "40 miliardi nei prossimi 12 mesi con meccanismi chiari, semplici e veloci, senza oneri o complicazioni inutili". Monti polemicamente ha aggiunto: "Ho visto un' improvvisa voglia di tutti di pagare molto di più alle imprese, compresi coloro che le hanno soffocate in passato".  Il premier ha poi spiegato il pagamento della maggiorazione introdotta dalla Tares è stato rinviato all'ultima rata (quindi probabilmente a dicembre) e che c'è la "fondata aspettativa che a maggio l'Italia sarà dichiarata uscita dalla procedura  Ue per deficit eccessivo". La certificazione e il censimento dei debiti della Pubblica Amministrazione verrà fatto nell'ambito della prossima Finanziaria, ha detto successivamente il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, ricordando che il dl erogherà 40 miliardi, di cui 15 o 20 già ceduti e 3 o 4 che dovranno essere compensati, «poi tutto si chiuderà». Tra le modalità di pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione ci sarà infatti anche la «compensazione tra debiti e crediti. Abbiamo allargato la tipologia di crediti che potranno essere compensati: non solo i debiti passati a ruolo".  Le altre misure - Il decreto prevede, tra le altre misure, anche la "compensazione tra debiti e crediti", come spiega il ministro allo Sviluppo economico: "Abbiamo allargato la tipologia di crediti che potranno essere compensati: non solo i debiti passati a ruolo". Ci saranno poi delle "emissioni ad hoc" alle banche che vantano un credito verso lo Stato acquisito dalle imprese. La certificazione e il censimento dei debiti verrà poi fatto "nell’ambito della prossima Finanziaria". "Le amministrazioni potranno cominciare a pagare i debiti subito dopo la pubblicazione del decreto, che immagino sarà lunedì", ha assicurato Vittorio Grilli, spiegando che entro il 30 aprile saranno resi noti "gli spazi finanziari" e entro il 15 maggio "la ripartizione delle risorse rispetto alle richieste". Entro fine maggio, poi, le amministrazioni pubbliche "dovranno comunicare ai propri fornitori il loro piano di pagamenti". Il piano seguirà delle priorità: "prima le imprese e dopo le banche, e prima i crediti più anziani. Si parte dala fatture più vecchie", ha precisato il ministro dell'Economia. Rinviata, inoltre, l'introduzione della Tares che sarà applicata probabilmente solo per calcolare l'ultima rata: "Per il 2013 resta in piedi il meccanismo della Tarsu per le prime due rate", spiega Antonio Catricalà, "Si pagherà quanto pagato l’anno scorso e non ci saranno sorprese. Il bollettino sarà inviato dalle amministrazioni. Sull’ ultima rata ci potrà essere un conguaglio" "