Se questo è un euro

Cipro, dittatura dell'Europa:"Prelevi quanto ti diciamo noi"

Andrea Tempestini

di Antonio Castro Nicosia oggi tornerà alla vita “normale” ma soltanto dalle 11 alle 17, quando finalmente riapriranno gli sportelli bancari chiusi lo scorso 16 marzo. Il “Piano di salvataggio” (e di prelievo) straordinario entra così nel vivo. E rischia di creare un doppio corso per l’area euro, o meglio due tipi di europei: quelli di serie A (che dei propri soldi possono  fare ciò che vogliono), e quelli di serie B (i ciprioti) che dovranno fare i conti con le limitazioni imposte da Unione europea, Banca centrale e Fondo monetario.  Limitazioni che ieri sono state anticipate dalla Banca Centrale cipriota, pensate per evitare una fuga di capitali all’estero, giusto in coincidenza con la riapertura delle banche. Secondo le indiscrezioni pubblicate on line dai giornali dell’isola, il decreto avrebbe una validità temporanea (7 giorni). Per esempio i bonifici verso l’estero saranno limitati a un importo massimo di 5mila euro mensili, per ogni persona e per singola banca. (...) L'isola di Cipro, come ci spiega Antonio Castro su Libero di giovedì 28 marzo, è sottoposta a una cura letale. E' sbarcata la troika - Fmi, Bce e Ue - e come prima azione ha bloccato i conti correnti. Oggi riaprono le banche, ma si potranno prelevare al massimo 300 euro. Ed è in questo contesto che fa rumore l'appello del premio Nobel Paul Krugman: "Tornate al vecchio conio". Se questo è un euro... Leggi l'approfondimento di Antonio Castro su Libero di giovedì 28 marzo