La smentita di Bruxelles
L'Unione europea sbugiarda Monti: bloccati i pagamenti, imprese a rischio
di Francesco De Dominicis È l’ennesima, pessima figura del Governo tecnico. Un altro schiaffo in faccia al premier (uscente) Mario Monti. Smentito, ieri, dall’Unione europea. Il tema è di quelli che scottano: i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese. Una montagna da 90-100 miliardi di euro che lo Stato si tiene in tasca, strozzando le aziende e contribuendo ad affossare l’economia italiana. Sta di fatto che venerdì scorso Monti aveva annunciato una correzione alle stime sui conti pubblici italiani per il 2013 e 2014 proprio per pagare le fatture delle imprese fornitrici della Pa. Operazione da 40 miliardi di euro - 20 miliardi quest’anno e altri 20 miliardi quello successivo - in relazione alla quale ieri è arrivato il clamoroso (e imprevisto) altolà della Ue. I fatti. Palazzo Chigi aveva portato le previsioni 2013 sul rapporto tra deficit e pil dal 2,4% al 2,9%. Una mossa che seguiva di pochi giorni un’apertura arrivata proprio da Bruxelles pochi giorni prima: i pagamenti dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pa (centrale e locale) non vengono conteggiati per il rispetto dei parametri di Maastricht sui conti pubblici. Di qui l’accelerazione di palazzo Chigi per aggiornare le indicazioni contenute nel Documento di economia e finanza (Def). Leggi l'articolo integrale di Francesco De Dominicis su Libero in edicola oggi, martedì 26 marzo