Opel, Magna verso la rinuncia

Silvia Tironi

Magna è in pole position ma -a sentire la Build- potrebbe gettare la spugna. Fiat non parteciperà al vertice di oggi, ed è offesa. Marchionne dice che all'azienda interessa proprio tanto Opel, ma non si può rischiare più di tanto per ottenerla. «Fiat ha deciso di non partecipare alle riunioni che il Governo Tedesco sta cercando di organizzare a Berlino per oggi, venerdì 29 maggio, e che hanno come unico argomento all'ordine del giorno il supporto finanziario di urgenza ad Opel. La casa rimane disponibile ed impegnata a continuare le discussioni con tutte le parti interessate in modo da trovare una soluzione stabile e duratura per le attività industriali del gruppo Opel». Con queste parole il Lingotto annuncia di non partecipare all'incontro previsto alla cancelleria. Ed è una nota che fa pensare a un ritiro dalla gara. Alle due di oggi pomeriggio scadrà il termine per presentare le offerte d'acquisizione di Opel. In pole position per compiere l'operazione sarebbe il gruppo austro-canadese Magna, stando a quanto ha rivelato alla stampa il ministro del Lavoro tedesco, Olaf Scholz (Spd), al quotidiano Berliner Zeitung. Secondo indiscrezioni, GM preferirebbe non vendere a un concorrente forte come sarebbe la Fiat. La Magna ha «la pole position» nella gara all'acquisto della Opel, ha detto il ministro quando mancano poche ore all'inizio - questo pomeriggio - della nuova tornata di trattative in cancelleria. La «Magna capisce qualcosa delle attività auto», ha aggiunto, sottolineando, secondo quanto riporta il giornale, che il gruppo ha le idee chiare sulla politica finanziaria ed è pronto ad un accordo in qualsiasi momento. Le parti si incontreranno oggi pomeriggio a Berlino per un nuovo vertice sul futuro della casa automobilistica tedesca dopo il super-vertice fiume di ieri, in cancelleria a Berlino, che si è concluso con un nulla di fatto.  "Rimaniamo impegnati - continua Sergio Marchionne - a cercare di trovare modi per venire incontro alle richieste di General Motors e del Governo Tedesco ma l'emergenza della situazione non può forzare Fiat ad assumere rischi del tutto inusuali. Abbiamo già offerto di apportare le nostre attività automobilistiche senza debiti, in modo da conferire al nuovo Gruppo non solo una base patrimoniale solida ed assolutamente necessaria, ma anche i flussi di cassa derivanti da queste nostre attività che avrebbero aiutato a stabilizzare la situazione finanziaria del nuovo Gruppo durante la fase transitoria e nel successivo processo di integrazione. Di più non ci può essere richiesto". E sull'affare Fiat-Opel interviene anche il presidente diConfindustria Emma Marcegaglia:  "Se prevarranno logiche elettorali o di altro tipo, non potremo farciniente": l'ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia,in merito al tentativo di Fiat di scalare la tedesca Opel. LaMarcegaglia ha parlato a margine dell'assemblea di Bankitalia,sostenendo che la proposta Fiat "e' intelligente, con un pianoindustriale vero e buono a medio termine".