Lo ha detto il viceministro all'Economia intervenendo al congresso dell'Unione Italiana Commercialisti
Morando, è apprezzabile l'idea dei commercialisti sul credito d'imposta
ROMA - “Discuteremo della proposta di un credito d'imposta per consentire l'aggregazione e una maggiore efficienza dei commercialisti in occasione del confronto che si svilupperá anche su questo argomento. Tutto ció che migliora l'efficienza in attivitá di servizio come quelle di cui i commercialisti sono protagonisti è da incoraggiare”. Lo ha detto il viceministro dell'Economia Enrico Morando, a margine del convegno promosso a Roma dall'Unione italiana commercialisti, presieduta da Domenico Posca, commentando la richiesta avanzata dai professionisti al governo. Secondo il viceministro, “una cosa é sicura: in Italia dobbiamo affrontare il tema dell'utilizzo delle nuove tecnologie che consentono da un lato di ridurre il peso burocratico degli adempimenti sui contribuenti e dall'altro di ottenere piú risultati in termini di gettito a paritá di aliquote perché si riduce il fenomeno dell'evasione fiscale, penso in particolare all'iva. Poter contare sul lavoro di professionisti che facilitano il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuenti é molto rilevante”. “C'e' chi sostiene che se davvero si arrivasse a semplificare, se per esempio si riuscisse a costruire una piattaforma tecnologica unitaria per la fatturazione dei privati nei confronti di tutti i privati, che oggi appare piuttosto un sogno che una realtá sebbene si tratti di un sogno realizzabile, ció ridurrebbe lo spazio per le attivitá dei commercialisti. Io penso invece – ha osservato Morando - che sarebbe vero il contrario: i commercialisti lavorerebbero meglio e avrebbero anche piú soddisfazione nello svolgere la loro professione”.