Opel, Berlino prende tempo:

Silvia Tironi

L’affare Opel ancora inalto mare: la partita non si chiuderà infatti stasera. Dal vertice in programmaoggi e al quale prenderanno parte anche il cancelliere Angela Merkel erappresentantanti dell'amministrazione Usa, General Motors e aziendecontendenti non effettuerà una scelta definitiva tra le tre offerte presentateper rilevare la casa automobilistica. Il ministro dell'Economia tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), ha infattiribadito a Berlino che tutti i piani presentati dai tre concorrenti devonoessere migliorati. Inoltre "restano ancora aperte tante questioni" e laporta è dunque "ancora aperta per altri investitori” che vogliano “farsiavanti", scrive Bloomberg. Il ministro ha infine sottolineato che se nonsi arriva ad un accordo con gli investitori, bisogna "prendere inconsiderazione altre soluzioni" fra cui, appunto, l'insolvenza controllata. Non è tuttavia escluso chedal super-vertice emergano i nomi di due investitori potenziali per la casaautomobilistica tedesca. Lo ha detto oggi il vice portavoce del governo, ThomasSteg: ''Non dovete stupirvi se questa notte verrà deciso di tenere ulterioricolloqui e trattative non soltanto con un investitore'', ha detto. Offerta cinese – Per quanto riguarda l’offerta cinese, il ministroSteinbrueck ha spiegato che è troppo tardi per poter esaminarla: «È arrivatacosì tardi che non abbiamo il tempo materiale per poterla valutare attentamentecome abbiamo fatto con le altre tre offerte». Prestito ponte - La nuova puntata della questione Opel potrebbe chiamarsiprestito ponte. Peer Steinbrueck, ministro delle Finanze tedesco intervistatodalla rete televisiva Ard, ha dichiarato che già oggi potrebbe essere deciso unprestito ponte per la casa automobilistica. Il valore complessivodell’operazione non è stato calcolato nel dettaglio, ma il ministro ha parlatodi un prestito "dell'ordine di grandezza di 1,5 miliardi di euro"."E' abbastanza probabile. La tempistica dipenderà dalle decisioni presedagli Usa su General Motors", ha detto il ministro. A quanto sembrainfatti General Motors si starebbe preparando ad approvare lo scorporo di Opelprima di giugno, dando così all’azienda tedesca totale autonomia: la casaautomobilistica tedesca, che è già autonoma finanziariamente dall'aziendaamericana, assumerebbe il controllo di tutti gli impianti Opel al di fuori delterritorio tedesco. Con il prestito statale l'azienda potrebbe aspettare etrovare una partnership più vantaggiosa. L'esecutivo di Berlino dovrebbe prendere oggi una decisione preliminare sulletre offerte presentate da Fiat, Magna e Rhj per rilevare Opel, e sull'eventualeamministrazione controllata. Scorporo Opel - Intanto General Motors hatrasferito le sue attività europee (Opel e Vauxhall) alla controllata tedescaAdam Opel GmbH, una mossa tesa a facilitare un accordo con il futuroinvestitore nella società. Le attività trasferite includono stabilimenti, retevendite e tecnologie, ma non il debito. Gm ha anche annunciato che le adesionidegli obbligazionisti all'offerta di concambio sono state “sostanzialmenteinferiori alla soglia richiesta da Gm”, pari al 90% del valore nominale, epertanto “il concambio non verrà esercitato”. Ai suoi creditori Gm avevaofferto 225 azioni per ogni 1.000 dollari di valore nominale, in pratica unaquota del 10% nel gruppo ristrutturato in cambio della rinuncia a esercitarecrediti per 27 miliardi di dollari. Il fallimento dell'offerta ai creditorirende ancora più probabile l'adesione al «Chapter 11», cioè alla proceduraconcorsuale di bancarotta. Montezemolo: fattotutto il possibile - PerOpel «Marchionne ha fatto tutto quello che si doveva e si poteva fare, ora miauguro ci siano le condizioni per chiudere» la trattativa, ha detto ilpresidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, a margine di un convegno allaLuiss, aggiungendo che «quando ci sono delle lotterie è meglio aspettare ilrisultato». Da parte di Fiat, insiste Montezemolo, «c'è la consapevolezza diaver fatto tutto quello che si poteva fare, adesso entra in campo tutta unaserie di comportamenti decisionali». Secondo il presidente della Fiat, ilministro Tremonti «ha ragione» quando dice che ormai la partita per Opel si stagiocando sui tavoli dei governi: «Tutti i governi stanno facendo la loro parte».