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Contratti: Confapi Padova, 160 Ccnl attivi in Italia, una follia (2)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - Il centro studi di Confapi ha così raccolto anche le opinioni di Stefano Dalla Mutta, presidente dell’Ordine Consulenti del lavoro di Padova, Dante Carolo, Presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti contabili di Padova e Francesco Rossi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova. Scoprendo che la battaglia per la semplificazione normativa è condivisa, più di quanto non si possa pensare. Ecco il loro pensiero sulla questione. Dalla Mutta spiega che "oggi i contratti attivi per l’impresa manifatturiera sono 52: oggettivamente e inequivocabilmente troppi. Così come sono troppi i contratti a livello generale; da un normale prontuario ne ho contati ben 160. Molti sono relativi allo stesso settore, altri sono assolutamente residuali e potrebbero essere accorpati su settori simili. Tutto ciò genera confusione e, soprattutto, disparità di trattamento per i lavoratori dello stesso settore ma con contratti diversi. E invece non può esistere una differenza retributiva per la applicazione di un contratto piuttosto che un altro: a parità di mansioni dovrebbe esserci una parità retributiva. L’assunto sembra perfino banale ma, purtroppo, nella realtà accade il contrario. La troppa concertazione, mascherata quasi sempre con il nobile fine di tutelare i lavoratori, e la “smania di parte sociale” hanno causato una serie incredibile di storture e di disuguaglianze che non appare giustificabile". "Sono perfettamente d’accordo con Confapi, quando ritiene che a essere normato debba essere il lavoro e non le imprese e i lavoratori: chi lo può fare meglio dell’azienda e dei suoi lavoratori che lo vivono giorno dopo giorno?", conclude.