Super imprenditore

Leonardo Del Vecchio "si riprende" Luxottica: la battuta al veleno sul renziano Andrea Guerra

Giulio Bucchi

A 80 anni Leonardo Del Vecchio torna operativo in Luxottica. Uno degli imprenditori italiani più ricchi e influenti nel mondo (9 miliardi di euro di fatturato nel 2015) torna sui suoi passi riassumendo deleghe operative e chiudendo il capitolo del doppio amministratore delegato: resta il solo Massimo Vian, mentre lascia Adil Khan, che aveva il compito di seguire i mercati. Finanza e impresa lasciano però spazio anche a una polemica personale che sfiora il politico, perché Del Vecchio non rinuncia a una battuta maliziosa sull'ex ad di Luxottica Andrea Guerra, a cui aveva lasciato le redini: "Non era mia intenzione cambiare idea. Avevo scelto un manager giovane, il dottor Guerra, pensando di non occuparmi più direttamente di Luxottica. Fino a quando l'amministratore delegato, che era il capo azienda, non ha iniziato a interessarsi ad altro". Il riferimento è all'ingresso di Guerra nella squadra di governo di Matteo Renzi, di cui è stato consigliere per qualche mese, incarico che secondo Del Vecchio lo ha distratto dall'impresa. "Gli ho fatto una domanda su quali fossero le sue intenzioni, come è normale che sia e come ha fatto oggi (ieri, ndr) il consiglio anche con me. Mi ha risposto che volevo prendere il suo posto, mettendomi con le spalle al muro. Sono rientrato in Luxottica per affiancare il nuovo management pensando di uscire a dicembre scorso". Quello che ha trovato, sostiene Del Vecchio, è stato altamente deludente: "Tornando a parlare con le persone, visitando le filiali, andando nei diversi mercati ho capito che l'azienda era indietro", specialmente sul fronte e-commerce. "Dall'ultimo anno e mezzo stiamo recuperando, cresciamo del 50%. Luxottica è una grandissima azienda, ma se un' azienda non segue il tempo in cui vive diventa vecchia. Io non voglio che questo succeda".