La decisione del giudice

Equitalia: arriva la cartella esattorialeecco quando non dovete pagarla

Lucia Esposito

Sono nulle tutte le notifiche delle cartelle di pagamento inviate ai contribuenti tramiter accomandata a.r. Il giudice di Pace di Taranto ha recentemente stabilito che  l’invio della cartella di pagamento mediante raccomandata spedita direttamente dall’Agente per la riscossione (e non per il tramite dell’ufficiale giudiziario, dei messi comunali o degli agenti della polizia municipale, così come sembra imporre la legge) è  nulla. Anzi, più che nulla, del tutto inesistente, tanto che il suddetto vizio non potrebbe essere sanato neanche dalla produzione, in causa, dell’ingiunzione di pagamento (produzione che, di norma, costituendo ammissione di ricezione dell’atto, comporta anche la sanatoria delle irregolarità, secondo il principio del “raggiungimento dello scopo della notifica”). L’orientamento è stato appena espresso in una recente sentenza con cui il dott. Giacovelli ripercorre tutte le modifiche che la legge, in materia, ha subìto negli anni; ed è proprio dal confronto delle disposizioni tra loro che si comprende l’intenzione del legislatore di sottrarre ad Equitalia la possibilità di recarsi direttamente alla posta e spedire le cartelle di pagamento tramite le raccomandate a.r. nelle consuete (e famigerate) bustone bianche.