Cornetta che scotta

Carlo De Benedetti intercettato: "Comprate quelle azioni". E adesso sono guai

Andrea Tempestini

Una passione per il gioco in Borsa, Carlo De Benedetti, la ha sempre avuta. E lo dimostra anche una recente telefonata, a 80 anni suonati, dell'Ingegnere con Gianluca Bolengo, ad di Intermont sim (società di intermediazione finanziaria indipendente). Siamo a inizio gennaio di quest'anno, quando la vicenda delle popolari era già finita sui media: il governo aveva detto di voler cambiare la legge. E di cambiare la legge se ne parlava da vent'anni, senza però che nulla fosse mai stato fatto. Ma in questa occasione, qualcosa si sarebbe mosso. E così, ancor prima del Cdm che avrebbe poi approvato il decreto, De Benedetti, come rivela Il Giornale, piazza alcune operazioni in Borsa: ordini per 5 milioni di euro, sulle popolari. L'operazione avviene attraverso Bolengo, e il tutto viene organizzato per telefono. Dunque, il martedì successivo, il Cdm approva il decreto e lo comunica a mercati chiusi. Al telefono, De Benedetti, affermava prima del Cdm di sapere per certo di ciò di cui si rumoreggiava sui mercati: le popolari, presto, anzi prestissimo, verranno trasformate. Secondo quanto riporta Il Giornale, quel giorno, al telefono, Cdb parlò di fonti istituzionali. Ed è su questo punto, unito al fatto che le informazioni siano state condivise con un operatore di Borsa, che la procura di Roma e il procuratore Pesci dovranno fare chiarezza. Intermonte è già stata perquisita e Bolengo ascoltato in Consob. Già, perché dopo quella telefonata è stata realizzata una significativa plusvalenza, pari a 600mila euro, di cui ha goduto la Romed.