economia
Made Italy: caviale bresciano seduce Russia, ambasciatore visita stabilimenti
Milano, 5 nov. (AdnKronos) - Che i russi siano pazzi per il made in Italy non è una novità. Che la passione per l'Italia riguardi anche un alimento iconico della tradizione russa come il caviale, invece si. Ed è un amore talmente forte che l'ambasciatore della Federazione russa in Italia, Sergey Razov, ha deciso di recarsi nella campagna bresciana per visitare di persona gli stabilimenti dell'Agroittica Lombarda di Calvisano, tra i maggiori produttori di caviale italiano al mondo. Una visita che sancisce la volontà di rafforzare un legame sia culturale che economico tra Italia e Federazione Russa. Il caviale italiano rappresenta oggi oltre il 20% della produzione mondiale del caviale d’allevamento con oltre 25 tonnellate annue di uova di storione prodotte, di cui buona parte è, dal 2013, esportata anche nella Federazione Russa. L'azienda bresciana possiede la più grande riserva di storioni a livello internazionale, a marchio Calvisius Caviar, una specialità 100% italiana, controllata e sostenibile. Accompagnato dalla consorte, Razov ha visitato le vasche e la zona di produzione dove le uova vengono estratte, selezionate e lavorate. Poi si è recato presso il reparto produttivo dell'azienda per assistere all’estrazione del caviale e alla successiva salatura 'malossol', caratterizzata dal basso contenuto di sale, tipica del Caviale Calvisius. Lanciata negli anni Settanta, Agroittica Lombarda nacque dall'intuizione dei soci di un’acciaieria che pensarono di sfruttare le acque per il raffreddamento dell’acciaio, trasferendo il surplus termico del processo siderurgico alle acque pure di risorgiva. Il risultato fu l'ottenimento di un habitat ottimale per alcune specie ittiche pregiate, tra cui lo storione bianco del Pacifico. Da allora, in Lombardia viene prodotta la più grande varietà di caviali al mondo da specie pure e non ibride, diventata punto riferimento sia in termini qualitativi che quantitativi per la peculiarità delle acque e come modello di acquacoltura sostenibile.