La dimenticanza

Limite contanti a 3mila euro anche per i money transfer: l'assist di Matteo Renzi ai terroristi

Andrea Tempestini

Il limite dei contanti elevato a 3mila euro causa altri guai al governo: non per il principio in sé, strenuamente difeso da Matteo Renzi, ma per un effetto collaterale che non era stato considerato. L'aumento del tetto per le transazioni cash, previsto dalla legge di Stabilità, comprende infatti anche i money transfer, il circuito parallelo alle banche che permette di inviare denaro in tutte le parti del mondo. Si tratta in primis di un circuito sfruttato dagli immigrati per far rientrare le rimesse, per passare i soldi alle famiglie. Ma il circuito dei money transfer, con 60mila operazioni sospette, è utilizzato anche per attività di riciclaggio, oltre ad essere considerato uno degli strumenti che più rischiano di favorire il terrorismo internazionale. Per queste ragioni, sul contante, questi esercizi hanno sempre avuto regole più stringenti: ad esempio quando il limite generale era pari a 12.500 euro, una norma fissava per i money transfer un tetto molto più basso, pari a 2mila euro. Poi, quando Mario Monti abbassò il tetto al contante a mille euro, furono cancellate le norme speciali per i money transfer: con un tetto così basso non sarebbero più servito. Ora, però, Renzi si è mosso in direzione opposta. E si è "dimenticato" dei money transfer. Una svista? Una scelta? Fonti da via XX Settembre, comunque, sottolineano come il caso sia balzato in cima all'agenda: possibile, probabile e auspicabile che vengano reintrodotte specifiche norme per questi esercizi.