I dati della Corte dei Conti

Tasse, ecco quelle che paghiamo volentieri

Lucia Esposito

Fa un certo effetto anche scriverlo, ma ci sono alcune tasse che piacciono agli italiani. Sono quelle del "per mille". Il 5 per mille alle associazioni no-profit e l'otto per mille alle confessioni religiose. L'ex premier Enrico Letta, lo scorso anno, aveva aggiunto um'altra tassa quella del due per mille ai partiti. Ma a differenza degli altri due questa tassa non piace ai cittadini. E questo dimostra ulteriormente la distanza dei cittadini dai partiti.  Secondo una relazione della Corte dei conti dello scorso novembre - citata da Il Giornale - su 41 milioni di contribuenti sfiora la metà il numero di coloro che firmano per dire all' erario dove mandare una parte del prelievo. Nel 1990 la percentuale di firme per l' 8 per mille era pari al 53,6; è progressivamente scesa fino a toccare il minimo storico nel 1999 (36,6) per poi riprendersi e attestarsi tra il 45 e il 46 per cento, cioè 18-19 milioni di scelte. Per quanto riguarda i destinatari dell'otto per mille è la Chiesa cattolica che si aggiudica l'ottanta per cento delle opzioni  (oltre un miliardo di euro nel 2013, ultimo anno di cui sono disponibili i dati, su quasi 1,3 miliardi).  Tranne la Chiesa valdese che ha visto una crescita progressive le altre confessioni sono rimaste stabili. Sfiducia nello Stato Per quanto riguarda il 5 per mille, i beneficiari sono soprattutto le associazioni di volontariato a danno degli enti di ricerca a scapito degli enti di ricerca scientifica e sanitaria. Dato l' altissimo numero di possibili destinatari non si raggiungono gli introiti dell' 8 per mille. I contribuenti aiutano volentieri le associazioni che si occupano di malattie gravi come cancro, leucemia, sclerosi multipla. Come dicevamo prima i cittadini non hanno alcuna voglia di aiutare i partiti.  Soltanto 16.518 contribuenti, 4 su 10mila, hanno destinato il loro 2 per mille ai partiti nel 2014, primo anno di questo nuovo strumento. Il Pd, primo partito finanziato con il 61 per cento dei fondi complessivi, ha convinto soltanto 10mila militanti. Agli altri partiti è andata anche peggio e pensare che Letta aveva preventivato 7,75 milioni mentre dovrà erogare appena 325.709 euro.