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Sardegna: Fsm-Cisl, metano indispensabile per economia e industria

Cagliari, 28 nov. (AdnKronos) - “La Sardegna è l’unica regione italiana a non poter utilizzare il metano. Questo gravissimo gap ha ripercussioni estremamente negative nei confronti dell’industria, nel tessuto economico-produttivo isolano e ovviamente nella vita delle famiglie”. La affermano Rino Barca e Giancarlo Sanna, segretari politico e amministrativo della Fsm-Cisl Sardegna in merito all’assenza di metano come fonte energetica primaria in Sardegna. “Non è un segreto che nell’isola i costi di produzione e la spesa media annuale per l’energia elettrica sono sensibilmente più elevati della media nazionale. Recenti indagini dimostrano che se in Sardegna ci fosse il metano, ogni famiglia risparmierebbe in media oltre 270 euro l’anno”. “Dopo l’abbandono da parte dell’attuale maggioranza che governa la Regione del metanodotto Galsi Algeria-Sardegna-Europa, Pigliaru ha più volte dichiarato nei mesi scorsi di voler intraprendere il percorso di progetti alternativi per la metanizzazione della Sardegna puntando sulla costruzione di rigassificatori. La Fsm-Cisl – spiegano i sindacalisti -, in considerazione della gravissima crisi economica, ritiene urgentissimo risolvere definitivamente il gap storico costituito dall’assenza del metano”. Barca e Sanna chiedono quindi al Presidente della Regione sarda “di fare tutto il possibile per accelerare i tempi. Anche perché centinaia, se non migliaia di aziende in tutta l’isola, sono oramai in ginocchio e prossime alla chiusura. Portare il metano nella nostra isola e colmare quella che è una vera e propria disuguaglianza rispetto alle altre regioni italiane ed Europee, rappresenterebbe sicuramente un grande impulso al rilancio e alla ripartenza economica della Sardegna”.