nuove tecniche

Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi: "Così cambieremo i controlli fiscali"

Ignazio Stagno

I controlli fiscali cambieranno. L'Agenzia delle Entrate per recuperare l'evasione studia nuove tecniche per beccare chi fa il furbo con il Fisco. A chiarire i punti della nuova lotta all'evasione è stato il presidente dell'Agenzia, Rossella Orlandi. La legge di stabilità prevede 3,8 mld di nuove entrate, grazie sostanzialmente a un'inversione di rotta: si punta tutto sull'incrocio delle banche dati, per andare a scovare le violazioni sostanziali, quelle che fanno più male all'erario. La lotta all'evasione, sintetizza la Orlandi in un'intervista a Radio24, non può più essere sullo stile "guardia e ladri", perché "un Paese normale non può stare sempre a rincorrere gli evasori". Gli obiettivi del Fisco - Bisogna attuare, dice, "una logica un po' più intelligente, preventiva, con metodi più attuali e recupero immediato, che inducano all'emersione". A questo punto la Orlandi fissa i paletti per le risorse da recuperare: "Credo che con un lavoro serio si riesca a recuperare gran parte delle risorse nascoste all’estero da contribuenti italiani". La Orlandi ha ricordato poi come le Entrate "abbiano una convenzione con il Mef che stabilisce gli obiettivi dell’Agenzia, obiettivo che per il 2015 è stato fissato a 15 miliardi". E ancora: "Dobbiamo far emergere quella parte di economia che non si traccia, soprattutto con un lavoro di analisi: non basta solo incrociare le banche dati, bisogna capire quale fenomeno ci sta sotto e muoversi con efficacia" ha auspicato. I nuovi controlli - "Dobbiamo passare dall’idea che il contribuente dichiara e noi lo inseguiamo all’idea che noi forniamo al contribuente una idea per dichiarare il giusto parecchia roba sul piano delle imposte". Infine la numero uno delle Entrate ha parlato anche del Canone Rai: "l canone Rai è regolato da una legge del 1938 che parlava di radio ed e' talmente astrusa, con cosi' pochi poteri che e' molto difficile da applicare. Il Parlamento deve ripensarci. Fino a duemila euro con la riscossione coattiva noi non possiamo fare niente, forse chi ha pensato quella legge si deve fare delle domande".