economia

Expo: ActionAid, 40% lombardi ha ridotto sprechi alimentari

Milano, 15 ott. (Adnkronos) - I cittadini lombardi hanno ridotto gli sprechi alimentari. A dirlo è ActionAid che, alla vigilia della giornata mondiale dell'alimentazione, diffonde i risultati della ricerca dell'Ipsos sulle nuove consapevolezze dei lombardi in materia di cibo e sprechi e lancia la campagna 'Operazione fame', volta a sensibilizzare il grande pubblico sulle disparità di accesso al cibo in Italia e nel mondo. In Lombardia, il 40% dei cittadini intervistati dice di aver ridotto lo spreco alimentare per minore disponibilità economica, mentre il 76% afferma di aver cambiato le proprie abitudini alimentari in quanto avverte una sensazione di disagio e di senso di colpa nei confronti di chi ha difficoltà di accesso al cibo in Italia e nel mondo. Complici di questo comportamento sarebbero una maggiore attenzione per la propria salute (57%), una nuova sensibilità sugli impatti che il proprio consumo incontrollato, individuale o familiare, può avere sull'ambiente (24%) e in parte sul resto mondo (8%). Nonostante ciò, il 63% degli intervistati ammette di comprare ancora un po' più dello stretto necessario e il 28% (la media nazionale è del 19%) dichiara di buttare via alimenti scaduti o deteriorati senza essere consumati, una o due volte al mese. In generale, secondo ActionAid, gli abitanti della Lombardia sono a conoscenza di quale sia l'attuale situazione della sicurezza alimentare in Italia e nel mondo. In linea con la media nazionale, il 50% è consapevole che al mondo viene prodotto cibo sufficiente a sfamare più persone di quello che lo abitano, mentre il 20%, a fronte di una media nazionale del 26%, sa che per ogni persona che non ha da mangiare ce ne sono due in sovrappeso. Solo il 4% non immagina neanche che un terzo della produzione mondiale di cibo viene sprecato. Il 18% è consapevole che il 13% delle famiglie italiane non può permettersi un pasto adeguato, mentre il 24% è a conoscenza che l'agricoltura è responsabile di circa un terzo delle emissioni di gas ad effetto serra causate dall'uomo. Il 41% non immagina neppure che oltre il 5% dei carburanti consumati in Europa sono realizzati a partire da prodotti agricoli. (segue)