La ricerca
Ricerca Cgia: la classifica delle città dove si pagano più tasse
Tra le grandi città italiane, le tasse comunali più elevate si registrano a Bologna, a Roma, a Bari e a Genova. A sostenerlo è la Cgia, calcolando il prelievo che una famiglia tipo di 3 persone dovrà subire quest’anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell’addizionale comunale Irpef. Nel caso di un’abitazione di tipo civile A2, è il Comune di Bologna a praticare il livello di tassazione medio più elevato tra le grandi città d’Italia: per l’anno in corso il peso economico è pari a 1.610 euro. Seguono Genova, con 1.488 euro, Bari, con 1.414 euro e Milano, con 1.379 euro. Tra le grandi città italiane, le tasse comunali più elevate si registrano a Bologna, a Roma, a Bari e a Genova. A sostenerlo è la Cgia, calcolando il prelievo che una famiglia tipo di 3 persone dovrà subire quest’anno per onorare il pagamento della Tari (la nuova tassa sui rifiuti), della Tasi (il tributo sui servizi indivisibili) e dell’addizionale comunale Irpef. Nel caso di un’abitazione di tipo civile A2, è il Comune di Bologna a praticare il livello di tassazione medio più elevato tra le grandi città d’Italia: per l’anno in corso il peso economico è pari a 1.610 euro. "Il forte aumento dalla tassazione comunale registrato in questi ultimi anni - commenta il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - è da addebitare, in particolar modo, ai pesantissimi tagli ai trasferimenti che lo Stato centrale ha praticato nei confronti degli enti locali». Tra il 2010 e il 2014, i sindaci di Bologna, Roma e a Bari hanno subito una sforbiciata delle risorse del 48 per cento: Milano del 63 per cento e Venezia addirittura del 66 per cento. "Con questi tagli i Comuni sono stati obbligati a ridurre i servizi e ad aumentare le tasse locali, penalizzando soprattutto le famiglie meno abbienti", osserva Bortolussi. I ricercatori dell’Ufficio studi della Cgia hanno visionato tutte le delibere approvate dai principali Comuni capoluogo di Regione in materia di Tari, Tasi e addizionale comunale Irpef. Per quanto riguarda quest’ultima imposta, in quasi tutte le città l’addizionale comunale ha raggiunto l’aliquota massima dello 0,8 per cento (Roma applica addirittura lo 0,9 per cento). Solo quattro amministrazioni hanno applicato una aliquota inferiore: Bologna (0,7 per cento), L’Aquila (0,6 per cento), Aosta (0,3 per cento) e Firenze (0,2 per cento). A Cagliari, invece, l’addizionale si calcola applicando aliquote progressive per scaglioni di reddito, (0,66 per cento sino a 15.000 euro fino a 0,8 per cento oltre i 75.000 euro). Nella analisi si sono considerate le addizionali comunali pagate nel 2014, in pratica sono q uelle di competenza nell’anno di imposta 2013.