economia

Venezia: corteo di barche per chiedere via alternativa per le grandi navi (2)

- "Ha dell'incredibile - continua Davide Calderan - che si metta a rischio, in una congiuntura non favorevole, un comparto che per la Serenissima ed il suo territorio equivale ad oltre 5000 posti di lavoro diretti ed un indotto economico di circa mezzo miliardo di euro annui. Non solo gli operatori della crocieristica ma tutta la filiera economica che vi gravita attorno si sono schierati uniti e coesi per chiedere al governo di rispettare gli impegni presi". "La certezza dei tempi di realizzazione della via alternativa si traduce in certezza dell'occupazione- spiega il Presidente di CruiseVenice - perché il nostro scalo crocieristico, dopo aver raggiunto faticosamente i vertici mondiali del settore, quarto homeport (porto di sbarco ed imbarco), assumendo un ruolo da protagonista assoluto nei traffici, è scivolato improvvisamente nelle incognite del futuro, in una situazione precaria che può mettere in ginocchio non solo la nostra economia, ma l'intero sistema adriatico e nazionale. Di questo passo assisteremo impotenti al naufragio di un settore vitale della nostra economia, quel turismo sottovalutato dal nostro sistema Paese ".