Liguria
Liguria: Unioncamere cresce numero giovani che non studiano e non lavorano
Genova, 16 apr. - (Adnkronos) - Cresce in Liguria il numero di giovani, in età tra i 15 e i 29 anni, che non sono impegnati in attività di studio e formazione e non lavorano: dal 17,9% nel 2012 si è passati al 21,1% nel 2013: un dato che resta al di sotto della media italiana (26%) ma che risulta il più alto in tutta l'area del Nord fino al Lazio, fatta eccezione per il Piemonte (22,7%). E' quanto risulta dai dati forniti da Unioncamere Liguria. Cresce anche il numero degli "sfiduciati", di quelle persone che non cercano un'occupazione pur essendo disponibili a lavorare: a fronte di una quota pari al 12,1% registrato in Italia, in crescita rispetto al 2012 di mezzo punto percentuale, in Liguria si passa dal 5,8% al 6,6%, che in termini assoluti significa 45 mila persone tra i 15 e i 74 anni che hanno smesso di cercare un'occupazione. Secondo Unioncamere Liguria nel 2013 gli occupati liguri risultano 19.000 in meno rispetto all'anno precedente, con un tasso di occupazione che scende dal 62% al 60,7%. E' il dato più basso di quasi tutto il Centro-Nord Italia. A livello provinciale Imperia ha registrato 81 mila occupati (-6,9%) e il tasso di occupazione è passato da 61,1% a 57,5%; Savona 108 mila (-2,7%) con un tasso pari al 60,1% (nel 2012 era 61,2%), Genova 337 mila (-3,2%) e un tasso di occupazione in calo dal 63% al 61,5%, infine La Spezia con 87 mila occupati è l'unica provincia ligure in crescita (+1,2%), con un tasso pari al 61,8% (era 60,2% nel 2012). Sul fronte dei disoccupati la Liguria registra una crescita del 21,4%, passando da 56 mila a 68 mila unità; è Savona la provincia a denunciare il più significativo incremento delle persone in cerca di occupazione, pari al 62,5%, passando da 8 mila a 13 mila disoccupati, segue Imperia con un aumento del 37,5% (da 8 mila a 11 mila) e Genova con una crescita pari al 17,2% (da 29 mila a 34 mila unità); la provincia della Spezia, in controtendenza, non registra alcuna variazione rispetto al 2012, mantenendo la stessa quota di 10 mila disoccupati.