L'occhio del fisco
Il redditest è una burlaMa ci manderà tutti ko
"Se avessero avuto un Attilio Befera a quei tempi, non ci sarebbero voluti gli Intoccabili per pizzicare finalmente Alphonse Gabriel detto Al Capone. Sarebbe bastato quel meraviglioso Redditest sfornato ieri dall’Agenzia delle Entrate. Al lo avrebbe fatto, rispondendo a tutte le domande, e avrebbe scoperto di essere evasore fiscale, consegnandosi subito al Befera di turno. Piacerebbe sapere a chi è venuta in mente una cosa così: un giochino, un test come quelli che si fanno d’estate sotto l’ombrellone, per scovare gli evasori e farli pentire non appena bocciati, con il risultato che brilla in rosso: “non conforme”. Un test per scoprire l’evasore che c’è in te è talmente geniale, che bisognerebbe mettere subito il copyright ed estenderlo ad altri settori. Ogni moglie ed ogni marito si sentirebbero più sicuri se il governo diffondesse nelle case degli italiani anche un Amortest per scoprire le infedeltà coniugali. L’uno o l’altro rispondono diligentemente alle domande del test, e se alla fine scatta la luce verde, “conforme”, tutti a dormire sonni tranquilli. Se il semaforo diventa rosso, invece drammoni. E il Sanitest, sai che vantaggi? Niente più code in pronto soccorso o dal medico di famiglia, a meno che uno risulti “non conforme”. Basta un po’ di fantasia e un popolo subito si sentirebbe meglio, isolando automaticamente i 'non conformi', spiega il vicedirettore di Libero, Franco Bechis, sul quotidiano di mercoledì 21 novembre. Il punto è che il redditest voluto da Befera è una burla, ma il sistema di spionaggio è sufficiente per mandarci tutti quanti ko: la luce verde alla fine del test non mette al riparo da eventuali controlli del fisco, ma se invece esce il rosso è il caso di cominciare a tremare davvero. Il nuovo giocattolo sfornato dai Befera-boys, inoltre, è inutile per acciuffare i grandi evasori (ed è pure pieno di errori), ma in compenso getta nel panico milioni di contribuenti. Con un solo risultato: il terrorismo sui consumi spalanca le porte alla depressione economica. Leggi il commento integrale di Franco Bechis su Libero di mercoledì 21 novembre