Multa record da 1 miliardo

Silvia Tironi

Multa record dall'antitrust Ue alla Intel per abuso di posizionedominante: il gigante americano dei chip dovrà pagare 1,06 miliardi dieuro. C'ò che viene contestato alla società è l'infrazione alleregole antitrust relative all'abuso di posizione dominanteper ricorso a pratiche anticoncorrenziali illegali con loscopo di escludere i concorrenti dei 'processori x86'. Si tratta della sanzione più alta mai inflitta dalla CommissioneUe. Il precedente record appartiene a Microsoft che nel 2008 fucostretta a pagare 899 milioni di euro. «Per tutto il periodo ottobre 2002-2007 - si legge nel comunicato diffuso a Bruxelles - Intel ha avuto una posizione dominante nel mercato mondiale dei CPU (microprocessori) x86, per almeno il 70% della quota di mercato. La Commissione ha ritenuto che l'Intel abbia fatto ricorso a due specifiche forme di pratiche illegali. Primo, Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero latotalità o la quasi totalità dei processori x86 di cui avevano bisogno. Inoltre ntel ha effettuato pagamenti diretti in favore di un grande distributore a condizione che questo vendesse esclusivamente computer dotati di processori x86. Questi sconti e pagamenti hanno effettivamente impedito ai clienti, e, in fin dei conti, ai consumatori, di rivolgersi a prodotti alternativi. Secondo, Intel ha effettuato pagamenti diretti a favore di fabbricanti di computer allo scopo di arrestare o ritardare il lancio di prodotti specifici contenenti processori di tipo x86 dei concorrenti e di limitare i circuiti di vendita utilizzati da questo prodotti". La Commissione cita tra i fabbricanti di computer coinvoltiAcer, Dell, Hp, Lenovo e Nec. Il distributore è Media Saturn Holding,proprietario della catena MediaMarkt (in Italia MediaWorld). "Intel - ha commentato il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes - ha danneggiato milioni di consumatori europei agendo deliberatamente per tenere i concorrenti fuori dal mercato per i processori da computer per molti anni. Un'infrazione così grave e così sostenuta nel tempo delle regole antitrust Ue non può essere tollerata".