Fiat-Chrysler, via libera

Dario Mazzocchi

Via libera all'integrazione di Chrysler con Fiat: lo ha stabilito il tribunale fallimentare statunitense incaricato di valutare l'operazione. Secondo il tribunale - scrive il Wall Street Journal - la scadenza per presentare eventuali offerte alternative per la casa automobilistica americana è stata fissata per il 20 maggio, e ad oggi non sono emerse proposte in tal senso. La sentenza arriva dopo che il gruppo di creditori dissidenti contrari all'accordo con Fiat ha rinunciato ad adire alle vie legali poiché non dispongono di quella "massa critica" necessaria per andare avanti. Ai creditori dissidenti fanno capo circa 295 milioni di dollari dei 6,9 miliardi di debito Chrysler. Nel frattempo sul fronte tedesco la Fiat dovrebbe presentare la propria offerta per l'acquisto della Opel in “tempi brevi, entro la fine del mese”. Lo ha comunicato in una nota il governatore dell'Assia, Roland Koch, al termine del suo incontro con l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. Il governatore ha reso noto di avere “consigliato con urgenza” a Marchionne di presentare l'offerta Fiat nel rispetto delle «regole imposte», in modo che si possa effettuare una “valutazione equa in tempi brevi” di tutte le proposte sul tavolo. Koch si è inoltre “rallegrato” che anche la Fiat sia interessata all'acquisto di una “sostanziale partecipazione” per la nascita di una nuova “Opel europea”. Dal punto di vista dell’opinione pubblica, un sondaggio della tv pubblica tedesca Zdf rivela che solo il 22% degli intervistati ritiene che l’ingresso di Fiat assicurerà la sopravvivenza di Opel; il 67% è convinto invece del contrario.