L'indagine

Comprare casa all'esteroIl rifugio degli italiani

Andrea Facchin

  In tempi di crisi economica (in Italia), c'è un campo in cui i compratori sembrano trovarsi a meraviglia: quello dell'immobiliare (all'estero). Non solo perchè ora si possono trovare molte più occasioni nei paesi in cui la crisi ha fatto crollare i prezzi, ma anche perchè l'acquisto di una casa viene ritenuto così coinvolgente a livello emotivo, da essere considerato un'importante esperienza di vita. Lo spiega un articolo dettagliato pubblicato sul settimanale Panorama. Italiani in primis - Ai primi posti delle classifiche per gli acquirenti di case all'estero ci sono proprio gli italiani, che non disdegnano puntare sulle seconde case quando è possibile, meglio ancora se all'estero. Paola Gianasso, responsabile mercati esteri di Scenari Immobiliari, fa un quadro della situazione: "Secondo le nostre stime, a fine anno, gli italiani avranno comprato oltrefrontiera oltre 40 mila case. Solo nel primo semestre 2012, in base ai dati raccolti dagli operatori nei vari paesi, gli italiani hanno acquistato oltre 15 mila appartamenti, con un aumento del 16,1 per cento rispetto all'anno scorso". E poi aggiunge: "In un momento in cui le varie forme di investimento sono incerte, il mattone continua a essere un bene rifugio sia per chi ha tanti soldi, sia per chi ne ha pochi, perchè in paesi in fase espansiva ci sono possibilità per tutte le tasche. Il compratore tipo di quest'anno è in cerca di occasioni in quei paesi dove la crisi ha fatto crollare le quotazioni o nei quali la crescita economica sta partendo". Ecco allora che la ricerca d'acquisto degli italiani è ora orientata su posti come la Svezia, con i suoi cottage in legno, o la Croazia e le sue case di pescatori, senza dimenticare le varie formule di apparta-residence offerte da Baleari, Canarie, Egitto e Turchia, e gli studio in capitali europee come Berlino, Dublino e Bracellona.