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Albina Perri

 Chi lo dice che giocare per ore con i videogame fa male alla salute? In momenti di crisi occupazionale, il modo per vincere un posto al sole arriva proprio dai video giochi. Il videogame rappresenta infatti la nuova frontiera del recruiting: per dimostrare le proprie competenze e abilità, il candidato deve simulare il suo futuro ruolo nell’azienda in un business game virtuale. Un esempio per tutti è il gioco ‘L’Oreal brandstorm’ lanciato dalla multinazionale francese L’Oreal, che ha permesso una selezione del personale efficace. Ai candidati/concorrenti è stato chiesto di vestire i panni di un marketing brand manager e di creare una nuova linea di prodotti per l’azienda. Con questa formula, l’Oreal ha giocato con oltre 31 mila talenti neo-laureati provenienti da 270 università di 40 paesi diversi. Un esempio vincente da personalizzare e da integrare con le possibilità che altri sistemi interattivi come i social network offrono. L’incontro fra lavoro e nuovi media non può essere rinviato oltre: il processo selettivo deve riflettere il setting sociale e diventare un momento di comunicazione interattiva. Massimo Di Benedetto   Global Publishers Italia