Occupazione in crisi

Giovani sempre più disoccupati: in 5 anni 1,5 milioni in meno

Lucia Esposito

  L'Italila non è un Paese per giovani: In cinque anni gli occupati unter 35 sono diminuiti di 1.457.000 unità, con una riduzione del 19,9%. Nel   secondo trimestre di quest’anno i lavoratori tra 15 e 34 anni sono   scesi a 5.876.000 unità, mentre erano 7.333.000 unità nello stesso   periodo del 2007. E’ quanto emerge confrontando i dati Istat. Il tasso  di occupazione per i 15-34enni scende dal 45% del secondo trimestre   2011 all’attuale 43,9% (dal 19% al 18,9% per i 15-24enni). Secondo i dati dell’Istituto di statistica il tasso di  inattività dei giovani tra 15 e 24 anni scende dal 73,8% del secondo   trimestre 2011 al 71,4%. La discesa del numero dei giovani inattivi è  per circa quattro quinti spiegata dalla contrazione di quanti indicano  lo studio (o la formazione professionale) come principale ragione   della mancata partecipazione al mercato del lavoro.   Calo dei consumi Al forte calo dell’occupazione per   gli under 35 si associa “una pesantissima perdita del potere   d’acquisto,  che si attesta a quota -18% dal 2007 ad oggi. Lo afferma   il Codacons, commentando i dati Istat sull'occupazione giovanile, in   base ai quali nel secondo trimestre 2012 i giovani occupati, tra i 15   e i 34 anni, sono diminuiti di quasi un milione e mezzo di unità    rispetto allo stesso periodo del 2007, con un crollo del 19,9%.    "Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sociale”,   afferma il presidente, Carlo Rienzi, in una nota. "I giovani assieme   agli anziani sono coloro che pagano il prezzo maggiore della crisi   economica e dei rincari che negli ultimi anni hanno travolto il paese   - prosegue Rienzi - subendo un progressivo impoverimento aggravato   dalle difficoltà nel trovare una occupazione stabile, situazione che   ha ridotto drasticamente la loro capacità di acquisto".   Il Codacons chiede dunque al Governo di introdurre nuovi e più   efficaci sgravi fiscali e incentivi in favore di quelle imprese che   assumono lavoratori under 35, allo scopo di far rientrare l’emergenza   occupazionale e frenare il drastico calo del potere d’acquisto che ha   colpito negli ultimi anni i giovani i