Confindustria ai candidati
Un'Eurpoa forte, che metta al centro l'impresa. Confindustria ha stilato un Manifesto in vista delle europee del 6 e 7 giugno. Il documento è un'indicazione politica rivolta ai candidati, e s'intitola «Per un'Europa più forte. Il ruolo dell'Italia». «Solo un'Europa più compatta può far fronte alla crisi e alle sfide che dobbiamo affrontare nei prossimi anni: sfide immediate, come la crisi economica e finanziaria in atto, e di medio lungo termine, come quelle rappresentate dai cambiamenti climatici, dall'invecchiamento della popolazione, dai fenomeni migratori». Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, spiega in sintesi il senso del documento, elaborato con la regia di Andrea Moltrasio, vicepresidente Confindustria per l'Europa, e approvato dalla Consulta dei presidenti dell'associazione. «Un'Europa forte sulla scena mondiale - continua il presidente - è un'Europa che riesce a portare avanti con successo una politica fondata sui due pilastri del libero commercio e della concorrenza leale. E un'Europa forte è ugualmente un'Europa che mette l'impresa al centro della sua azione e che riscopre il valore del suo tessuto produttivo, unico al mondo». La Confindustria focalizza alcuni temi centrali nel Manifesto per le elezioni europee, dalla crisi economica al credit crunch, dalla salvaguardia del mercato interno, tutela della libera concorrenza, semplificazione, alla lotta ai cambiamenti climatici, efficienza energetica, investimenti in ricerca, innovazione e formazione, modernizzazione delle politiche sociali, riforma della politica agricola e maggiore flessibilità del bilancio comunitario. L'emergenza credito, in particolare, è oggi il problema più sentito dalle aziende. Confindustria auspica che la Banca Centrale intervenga in modo più deciso per sostenere la liquidità del sistema. Allo stesso modo è fondamentale rafforzare le regole contro i ritardi di pagamento, soprattutto da parte delle pubbliche amministrazioni. Per supportare il tessuto imprenditoriale, Confindustria mette al centro dell'agenda anche il potenziamento delle reti infrastrutturali, materiali e immateriali, volano per la libera circolazione di persone, servizi e merci. «L'Unione dovrebbe dare priorità agli investimenti nel settore avvalendosi dei Fondi strutturali e dei Fondi specifici per le reti trans-europee - si spiega nel documento - in quest'ottica va salvaguardato e rafforzato il mercato interno evitando qualunque forma di protezionismo da parte dei singoli Stati. Ed è essenziale definire linee guida comuni per rilanciare il ruolo dell'Europa a livello internazionale». Giocare da protagonisti nello scenario globale impone la definizione di accordi multilaterali in sede Wto così da garantire le stesse regole per tutti e il rispetto del principio di reciprocità. «In assenza di un regime internazionale sulla concorrenza, è di fondamentale importanza l'efficace funzionamento degli strumenti di difesa commerciale, tra cui l'antidumping e la lotta alla contraffazione, per proteggere il mercato da comportamenti sleali» scrive ancora Confindustria. Per favorire la competitività delle imprese Confindustria chiede inoltre che l'Unione renda il sistema legislativo europeo più snello attraverso un sistema di regole semplici, trasparenti e di facile applicazione. È anche questo lo spirito con cui intraprendere la lotta al cambiamento climatico, in cui l'azione della Ue non può diventare un ulteriore vincolo per le aziende, ma un'opportunità d'impresa, innovazione e sviluppo di nuovi comparti produttivi dedicati all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili.