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L'indagine, chi vive meglio fa più volontariato

Lucca, 13 apr. (Labitalia) - Fa più volontariato chi vive situazioni di benessere personale, chi ha titoli di studio più elevati, chi ha un'occupazione stabile, chi gode di ottime risorse economiche. Ma c'è anche un tasso di volontariato più alto laddove esiste maggior benessere sociale e ci sono meno diseguaglianze. E' quanto rileva un report che verrà presentato a Lucca in occasione del Festival italiano del volontariato, che si apre domani. Secondo questi dati, relativi al 2014, estratti dalla sperimentazione del Modulo Ilo sulla misurazione del lavoro volontario condotta da Istat, Fondazione Volontariato e Partecipazione e CSVnet, c'è una stretta correlazione fra tasso di occupazione e tasso di volontariato. Nell'area geografica del Nord-Ovest, ad esempio, quando il tasso di occupazione è al 63,8%, il tasso di disoccupazione solo al 9,3% e il reddito familiare medio di 32.654 euro, il tasso di volontariato in associazioni registrate è del 4,2%. Nel Mezzogiorno, il tasso di volontariato è solo dell'1,7%, con quello di occupazione del 41,8% e di disoccupazione del 20,7%. Dati che fanno ipotizzare l'esistenza di un nesso stretto fra volontariato e occupazione perché espressione entrambi di uno sviluppo sociale simile, generati insomma da uno stesso ambiente storico, culturale ed economico favorevole. C'è più volontariato, quindi, laddove c'è meno bisogno, mentre dove è più difficile trovare lavoro il tasso di volontariato si affievolisce. "Accendiamo i riflettori -spiega il presidente del Centro nazionale per il volontariato (Cnv), Edoardo Patriarca- sull'Italia e l'Europa che vogliamo, sulle nostre città spesso invisibili che, nonostante tutto, praticano i valori di civiltà e coesione. Il Festival serve anche a questo, a dimostrare che la solidarietà e l'apertura al mondo sono il vero antidoto alle crisi e alla paura del terrore globale". "Il Festival -ricorda Patriarca- è una grande piazza nella quale il Cnv fa circolare le migliori idee che servono a costruire un Paese migliore. Protagoniste di questa sesta edizione sono le 'Città invisibili', quelle città in cui viviamo e dentro le quali non riusciamo molte volte e scorgere i germi di speranza. Dimostrano con fatica che l'unica via d'uscita dalle crisi di oggi è praticare i valori costitutivi del volontariato e della cittadinanza attiva". Città che possono essere un campo di sperimentazione di sviluppo sociale e ambientale sostenibile. "Nelle città -osserva Enrico Giovannini, portavoce dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile- serve una regia forte e una strategia nella produzione e utilizzo dei big data, i grandi dati prodotti dai sensori, dai movimenti dei cittadini, dagli smartphone, dai satelliti. Alcune grandi città, come Chicago negli Usa, stanno facendo cose importanti in questo campo. Credo che i dati possano diventare un grande motore di innovazione economica e sociale verso la sostenibilità". L'inaugurazione del Festival sarà domani, giovedì 14 aprile, con la cerimonia di apertura, alla la presenza della madrina del Festival, la campionessa mondiale di Paradressage Sara Morganti, l'incontro con lo scrittore Edoardo Nesi, l'assegnazione del Premio nazionale per il volontariato. Gli eventi culturali inizieranno venerdì 15 aprile al mattino e proseguiranno fino al tardo pomeriggio di sabato: 'Raccontare città invisibili' dalle 10 alle 12 dedicato al tema della comunicazione sociale; 'Città inclusive contro la marginalità' dalle 11,30 alle 13,30 sui temi dell'esclusione e inclusione sociale con ospite il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti; 'Città tecnologiche per lo sviluppo sostenibile' sugli obiettivi di sviluppo sostenibile del millennio dalle 14 alle 16 con Enrico Giovannini; 'La città si-cura' dalle 16 alle 18 su partecipazione, sicurezza e prevenzione con l'architetto e urbanista Stefano Boeri. La giornata di venerdì 15 aprile sarà conclusa da Philippe Daverio su 'Identità, comunità e patrimonio culturale'. Sabato mattina 'L'importante è partecipare' dalle 9,30 alle 11,30 con ospite il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini. Sempre nella mattina di sabato un evento dedicato ai temi della Protezione Civile dal titolo 'La città fragile' con il focus 'Raccontare l’emergenza: dalla prevenzione all’intervento al tempo dei new-media'. Dalle 11,30 alle 13,30 'La città come comunità accogliente' sulle sfide dell'immigrazione con il sottosegretario al ministero degli Interni, Domenico Manzione. Previsti anche eventi dedicati al trentennale del disastro di Chernobyl con la partecipazione dell'International Chernobyl network.