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A Pasqua non solo agnello, dallo chef un piatto che piace anche ai vegetariani
Roma, 25 mar. (Labitalia) - Il piacere di riunirsi intorno a un tavolo e mangiare condividendo gusti e sapori si rinnova a ogni festività, e di certo la Pasqua non fa eccezione. Quest'anno, però, accanto ai piatti tipici della tradizione, lo chef Alberto Colacchio, del ristorante 'Al 59' di Roma, suggerisce delle alternative che accontentano tutti, anche i vegetariani. Così, come primo piatto lo chef propone delle crepes all'uovo ripiene di parmigiano e pecorino in brodo, pepe e olio evo. Si tratta di una pietanza tipica della cucina abruzzese, le 'scrippelle mbusse', semplici e veloci, che possono essere adattate a qualsiasi ripieno. Per quanto riguarda i secondi di carne, la tradizione impone l'agnello, che, nonostante sia al centro di numerose polemiche, continua ad essere molto presente sulle tavole degli italiani. Ma quali sono i segreti per cucinarlo? "Per me il segreto sta nel lasciare macerare l'agnello circa 24/36 ore in zucchero, sale, spezie, erbe di campo e vino bianco. Personalmente, preferisco cucinarlo in un tegame e non al forno, bagnandolo costantemente con brodo di carne; l'agnello va infine aromatizzato con pomodorini ed erbe per conferire freschezza, tono e colore", spiega lo chef Alberto Colacchio. Tuttavia, per restare nella tradizione e per offrire un piatto che mette d'accordo tutti, una valida alternativa è rappresentata dall"uovo in trippa', tipico della cucina romana. "Chiariamo subito - afferma Colacchio - che della trippa c'è solo la forma: si tratta, infatti, di una omelette e per prepararla bastano 3 uova intere, foglie di menta spezzettate a mano, pecorino, metà parmigiano, abbondante olio in una padella antiaderente". "L'omelette andrà saltata, aggiungendo olio di oliva e un po' di cipolla rossa di Tropea, pomodori ciliegino, sale, un pizzico di zucchero e di pepe. Si tratta di un piatto povero e facile da preparare, nel segno della tradizione", assicura. Per finire, lo chef consiglia un dolce realizzato sempre con le uova, simbolo per eccellenza della Pasqua: uno zabaione, caratteristico della tradizione emiliana. "Lavorare con una frusta 30 tuorli d'uovo, mezzo chilo di zucchero, un bicchiere di marsala, montare anche il mezzo chilo di panna e amalgamare il tutto; infine far riposare a -4°, -6° ed ecco un dolce goloso da accompagnare a del buon cioccolato", conclude lo chef svelando la sua ricetta.