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'E' la stampa, bellezze!', diciassette croniste precarie si raccontano

AdnKronos

Palermo, 7 feb. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) "Ne vale la pena?". "Sì, ma il tuo vero lavoro qual è?", e ancora "Almeno ti pagano?". Sono soltanto alcune delle domande che i giornalisti precari si sentono spesso rivolgere percorrendo la loro, lunga e tortuosa, strada professionale. Una vita difficile, quella dei cronisti precari, troppo spesso sottopagati da 'padroni' che non li assumeranno mai. O quasi. Un esercito di precari e lavoratori in nero che ha ormai superato il livello di guardia. Negli ultimi quindici anni sono andate crescendo soprattutto le fasce di reddito più basse della professione, a testimonianza del fatto che sempre più giornalisti esercitano la professione in modo parziale e precario. In altre parole, il settore dell'informazione sta attraversando una crisi strutturale che coinvolge tutti i mezzi a contenuto editoriale. Per una volta, un gruppo di precari, diciassette in tutto, invece di raccontare gli altri, ha deciso di raccontarsi in prima persona. Tutte donne. Giovani e meno giovani, ma tutte giornaliste precarie con questo mestiere nel sangue. "Leggendo queste storie vi accorgerete che, oltre le sigle, in fondo a ogni articolo, c'è di più: ci siamo noi", come dice l'ideatrice Giusi Parisi. Le 17 giornaliste, in diciassette racconti, nel libro 'E' la stampa, bellezze!' (Edizioni Leima, 156 pagg., 14 euro) narrano gli inizi, gli ostacoli, i compromessi, le rinunce, ma anche le vittorie, la passione, gli amori, che le obbliga ancora oggi, a distanza di anni, a non staccare l'orecchio dal telefono e le mani dalla tastiera. Perché "La verità è che se questo mestiere è una malattia, tu semplicemente non vuoi guarire", come scrive Sandra Figliuolo, giornalista campana ma ormai palermitana d'adozione, che da anni si occupa di cronaca giudiziaria al Giornale di Sicilia. Domani il libro verrà presentato, alle 10.30 , alla ex Real Fonderia di Palermo. Ma chi sono le diciassette giornaliste che, grazie all'idea di Giusi Parisi, hanno deciso di raccontarsi? Alessandra Bonaccorsi, Donata Calabrese, Maria Teresa Camarda, Jana Cardinale, Federica Di Gloria, Ambra Drago, Giada Drocker, Sandra Figliuolo, Laura Grimaldi, Giada Lo Porto, Isabella Napoli, la stessa ideatrice Giusi Parisi, Paola Pottino, Pieralisa Rizzo, Laura Spanò, Daniela Tornatore e Simonetta Trovato. Diciassette donne che da anni lavorano ma che non hanno un contratto a tempo indeterminato.