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Museo Agusta, gli elicotteri e le moto famosi in tutto il mondo
Roma, 2 dic. (AdnKronos) - Un nome legato ad una storia. Non una storia qualunque, ma che racconta un pezzo dell'Italia e del suo genio creativo. E' quello di Agusta, un nome che compare sin dai primordi dell'aviazione grazie alla passione del suo creatore Giovanni, e poi si estende al settore motociclistico, restando impresso nella memoria storica del nostro paese. "Agusta è una società che è nata nel 1923 come azienda di manutenzione aeronautica. Poi grazie alla lungimiranza della famiglia Agusta, nel corso degli anni è diventata leader mondiale in due campi affascinanti: quello motociclistico e quello elicotteristico", dice Gianluigi Marasi, Presidente della Fondazione Agusta. I meravigliosi esemplari che hanno disegnato nel tempo l'arte che ha reso famosi i suoi elicotteri e le sue moto in tutto il mondo, sono ospitati nel Museo Agusta, a Varese, uno dei musei industriali che Leonardo si pregia di offrire al pubblico. Un museo che celebra 100 anni di storia con lo scopo di offrire al pubblico testimonianza eccezionale della memoria tecnologica e industriale italiana, diventando polo di riferimento anche e soprattutto per i giovani. "Il filo conduttore di questa azienda è stata la passione per l'innovazione, ed ha avuto negli anni la propensione alle sfide quasi impossibili - spiega Gianpiero Cutillo, Capo Divisione Elicotteri, sottolineando che "le cose complesse di oggi sono nate da un'idea geniale di qualche giovane di allora, che ha avuto la forza per andare avanti, ha trovato delle persone che hanno creduto in queste idee, e quindi per loro è un esempio direi importantissimo". Il Museo, gestito dalla Fondazione Agusta, si divide in tre settori: la parte motociclistica, con gli originali delle moto che hanno vinto i campionati mondiali, e la parte elicotteristica, che mostra i principali esemplari che hanno reso grande l'azienda. "Ricordo ben 75 tra marche e piloti, ricordo ancora imbattuto qualsiasi sport noi volessimo considerare al mondo -dice il presidente Marasi -. E poi la parte elicotteristica, che è in grado di mostrare al visitatore l'evoluzione dei componenti di una macchina così complessa come l'elicottero, per arrivare alla fine ad ammirare uno dei primi elicotteri, l'AB47 consegnato al Corpo Forestale dello Stato, e uno degli ultimissimi elicotteri, forse tra quelli più innovativi, l'A139, che è stato venduto in oltre 1000 esemplari nel mondo e ha vinto, pochi giorni fa, un'importante gara con le Forze Armate degli Stati Uniti d'America". C'è poi la Villa Agusta, dove è racchiuso un incredibile archivio storico aperto al pubblico dall’8 gennaio 2017. "Qui nella Villa noi non abbiamo attrezzi, elicotteri o moto da mostrare ma diapositive, documentazione e fotografie uniche al mondo. E quando lo spieghiamo ai visitatori sono molto contenti - spiega Luigi Ielmini, volontario Seniores. All'interno della Villa c'è un quadro, che viene mostrato al pubblico, e che ha oltre 1200 firme: sono quelle dei dipendenti che una volta all'anno dedicavano al loro datore di lavoro. "Noi lo mostriamo ai giovani per raccontare l'importanza dell'attaccamento ai datori di lavoro che c'era un tempo -dice ancora Luigi Ielmini- anche se le epoche sono cambiate e una cosa del genere, ora, è difficile trovarla".