cultura

Torna in Italia statua di Afrodite del I sec. d. C. rubata a Foggia

Roma, 14 feb. (AdnKronos) - Un'importante scultura del I secolo d.C., raffigurante la dea Afrodite e rubata dall'Università di Foggia nel 2011, è stata recuperata dai Carabinieri ed è rimpatriata in Italia. La statua acefala in marmo, del valore commerciale di 350mila euro, è tornata in Italia da Monaco di Baviera il 30 gennaio scorso, dopo un'accurata indagine portata avanti dai militari della sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale. L’indagine è nata da un'attività di monitoraggio del mercato antiquario, sia nazionale che estero, che ha rilevato nel 2013, secondo quanto riferiscono i Carabinieri Tpc, una vendita sospetta presso una casa d’aste bavarese, di un reperto di chiara provenienza italica. Infatti, la successiva comparazione dell’immagine della statua, con quella contenuta della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, ha confermato che la scultura era quella rubata nell’agosto 2011 all'Università di Foggia, come hanno anche confermato gli approfondimenti svolti in collaborazione con i funzionari del Mibact. Il ritrovamento della statua è stato il prologo di un’articolata indagine, che grazie alla collaborazione con la polizia tedesca, ha permesso di identificare un trafficante tedesco, che veniva abitualmente in Italia per visionare i reperti scavati illecitamente e scegliere quelli di migliore fattura per le sue attività illegali in Germania. I militari hanno anche scoperto il venditore della statua di Afrodite, un uomo di Ladispoli che gestiva un vero e proprio 'supermarket' di reperti, sia scavati illegalmente che rubati, e un secondo personaggio che effettuava le consegne all’estero. Il trafficante tedesco, destinatario di molte di queste 'vendite', rivendeva a sua volta i reperti sul mercato nero. I protagonisti della vicenda sono stati arrestati tutti nel 2016 e i Carabinieri hanno recuperato oltre 2.500 reperti, tranne la statua di Afrodite che è rientrata in Italia a seguito di una rogatoria internazionale avviata dalla Procura di Roma. Quanto prima la scultura potrà essere nuovamente ammirata dal pubblico.