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Cultura: le mostre a Vicenza dal 2016 al 2020 (6)

(AdnKronos) - A settembre 2016 proprio la splendida dimora gentilizia progettata da Palladio per la famiglia Chiericati ospiterà quella che è stata una delle maggiori donazioni degli ultimi decenni: il lascito Pozza-Quaretti. Alla pubblicazione del “Catalogo Scientifico delle collezioni. VIII. Pinacoteca Civica di Vicenza. Lascito Neri Pozza”, si accompagnerà la valorizzazione della collezione nella sua interezza, attivando contestualmente un’ampia proposta didattica, a partire dalle incisioni e vedute di Vicenza di Neri Pozza e senza tralasciare i rapporti del grande editore vicentino, a un tempo collezionista, scultore e incisore di fama, con gli artisti incontrati negli anni di lavoro, restituendo così lo svolgersi dell’arte italiana nella prima metà del Novecento. Sempre nello stesso periodo, nell’ambito delle celebrazioni centenarie, tre straordinarie location apriranno le loro porte alla più importante operazione a livello nazionale intorno al tema della Grande Guerra. La Basilica ospiterà una mostra fortemente emotiva, pensata sui temi quotidiani della guerra (il freddo, la fame, l’odore, il rumore, il vissuto dei soldati, le privazioni) per sollecitare i sensi del visitatore; Palazzo Chiericati si concentrerà sulla propaganda e satira di Guerra, lavorando su temi e materiali molto diversi, per capire come il conflitto è stato raccontato e vissuto lontano dai campi di battaglia; anche Palazzo Leoni Montanari tornerà ad aprire i propri spazi a questo tema, investigando in particolare il lavoro dei reporter di guerra. Un eccezionale documento visivo sarà costituito dalle fotografie panoramiche dell’Altopiano d’Asiago dal Kaberlaba: agli scatti del 1915 si affiancheranno quelli di oggi, ripresi con le medesime macchine e lastre. Un mosaico di tre mostre in grado di narrare a ogni ragazzo di oggi cosa siano stati gli anni della Grande Guerra e di porre Vicenza in dialogo con le massime istituzioni italiane. Accanto alle tre mostre si strutturerà un fitto programma di proiezioni cinematografiche, esperienze teatrali, letture di piazza, concerti per dare la massima sfaccettatura possibile alla narrazione bellica, con un focus particolare sull’Altopiano di Asiago, autentico museo a cielo aperto del conflitto bellico. (segue)