cultura

Matera: due pilastri nel dossier, storia e futuro dei giovani

Matera, 18 ott. (Adnkronos) - E' costituito da 120 pagine ed è diviso in 7 capitoli il dossier di Matera 2019 che è stato riconosciuto il migliore, tra quelli delle sei città candidate, dalla commissione europea che ha selezionata l'italiana che sarà capitale europea della cultura. Nel 2019 saranno due: Matera per l'Italia e Plovdiv per la Bulgaria. Ogni anno infatti, sono due le città scelte, a rotazione tra i Paesi membri. I capitoli del dossier contemplano i principi fondamentali, il programma culturale, l'organizzazione e il finanziamento della manifestazione, le infrastrutture della città, la strategia di comunicazione, la valutazione e il monitoraggio dell'evento, ulteriori informazioni e un'appendice. Ogni capitolo si compone di diversi paragrafi, ognuno dei quali risponde alle domande poste dalla commissione di valutazione. Lo slogan scelto è "Open Future". Diversi gli obiettivi individuati nel dossier: la cultura come propellente per pensare a un futuro aperto; rafforzare una cittadinanza culturale ampia, aperta e diversificata che sia parte attiva del programma culturale; incrementare il capitale relazionale e connettivo internazionale della città; importare un programma di capacity building a livello sistemico che riguardi gli operatori socio-culturali e la pubblica amministrazione della Basilicata; realizzare infrastrutture culturali utili, rilevanti e sostenibili; rafforzare la visibilità e il posizionamento turistico internazionale della città; Open Future: rafforzare la leadership di Matera nella scena "Open" del Mezzogiorno e dell'Europa. (segue) In tutto sono 15 i progetti bandiera (flagship), da realizzare sempre nell'ottica del coinvolgimento e della co-progettazione, a loro volta divisi in sottoprogetti. Due sono i capisaldi, ovvero i progetti centrali, intorno a cui ruota tutta la programmazione culturale. Uno è l'istituzione dell'Istituto demoetnoantropologico (I-Dea), luogo in cui arte e scienza si incontreranno a partire dagli archivi condivisi reperiti in regione, in Italia e in Europa; l'altro e' l'Open Design school che a partire dal 2015 permetterà di creare una nuova generazione di designer con capacità e competenze necessarie a sviluppare localmente gran parte delle strutture e delle tecnologie indispensabili per realizzare il cartellone di Matera 2019. Intorno a queste due grandi iniziative ruotano i cento progetti previsti dal programma culturale di cui 50 sono già presenti nel dossier. L'investimento complessivo è di circa 50 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro già in dotazione alla fondazione Basilicata-Matera2019. Matera era l'unica delle sei finaliste ad aver costituito già una fondazione con solida base economica per sostanziare i programmi previsti. A coronamento del dossier, è stata vincente anche la formula di coinvolgimento dell'intera regione con numerose iniziative che sono state proposte anche nel corso della visita dei tre giurati della commissione lo scorso 7 ottobre.