Cultura
Musei: Nuovi Uffizi, riaprono le 5 'salette' del primo Rinascimento italiano (3)
(Adnkronos) - "A differenza dei lavori fin qui eseguiti, che hanno permesso di recuperare vaste porzioni del complesso vasariano finora inutilizzate e di incrementare in maniera considerevole gli spazi espositivi - ha affermato Isabella Lapi, direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Toscana, nel pieghevole che testimonia il recupero di questi spazi - l'intervento realizzato in queste sale non ha aggiunto nuove superfici ma ha conseguito un altro obiettivo fondamentale del progetto dei Nuovi Uffizi, quello di adeguare le dotazioni impiantistiche indispensabili per la conservazione e la sicurezza delle opere d'arte e per il confort ambientale complessivo, e lo ha fatto senza alterare il contesto di massima delicatezza in cui si è trovato ad operare". Per il soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, "qui la pittura non fiorentina - da Siena in su, principalmente - rispecchia la raffinata cultura rinascimentale dell'Italia delle corti preunitarie, nonché lo scelto collezionismo dei Medici. Anche Antonello da Messina, rappresentato dalle due tavole entrate in Galleria nel 1997 con l'acquisizione dell'Eredità Bardini, riprende il suo ruolo di ponte fra il Sud e il Nord dell'Italia geografica". Aggiunge Alessandra Marino, soprintendente per i beni architettonici, ha detto: "I lavori effettuati in queste sale nell'ambito del progetto 'Nuovi Uffizi', a cura della Soprintendenza per i beni architettonici in collaborazione con il Polo Museale, hanno riguardato fondamentalmente l'aggiornamento delle dotazioni impiantistiche e una revisione delle condizioni di finitura delle pareti. Sono state inoltre eseguite opere non visibili al pubblico, ma estremamente utili per la gestione quotidiana del museo, come la realizzazione di un sistema di accessibilità in sicurezza di alcuni locali sottotetto. Chiosa Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, ha concluso: "in virtù di questo nuovo ordinamento - cui insieme a me hanno lavorato Angelo Tartuferi (prima di lasciare gli Uffizi per l'Accademia) e Daniela Parenti (attuale direttore del Dipartimento dell'arte del Medioevo e del primo Rinascimento) - torna in Galleria un'altra dozzina di dipinti ch'erano prima preclusi ai visitatori. Salgono così a 377 le opere che negli ultimi due/tre anni sono entrate a far parte del patrimonio a disposizione d'un pubblico che nel museo fiorentino, a dispetto dell'economia sofferente, è sempre più numeroso".