Roma, 30 ott. (Adnkronos) - Sessanta secondi per eliminare la meta' di una generazione. Domani e' il decimo anniversario del terremoto in Molise, che duro' dalla notte del 30 ottobre al 2 novembre, ma che ebbe il suo picco di tragedia alle 11.32 del 31 ottobre, quando la scuola elementare di S.Giuliano di Puglia crollo' addosso ai 57 bambini, 8 insegnanti e 2 bidelli presenti. Morirono 27 bambini e una maestra: l'Italia intera li defini' immediatamente "gli angeli di SanGiuliano". "Mezza generazione e' andata perduta, un dolore insanabile", dice all'Adnkronos il sindaco, Luigi Barbieri, che in queste ore sta organizzando la cerimonia di domani. "Sara' completamente silenziosa -dice- tranne le campane che batteranno un rintocco per ogni morto. Ci raccoglieremo al cimitero per poi andare in processione verso il luogo dove sorgeva la scuola, oggi 'Parco della Memoria'". Una giornata di "silenzio, lutto e ricordo", sottolinea ancora Barbieri. "Il dolore e' ancora vivissimo per tutti, abbiamo perso la meta' di una generazione -ripete il sindaco-: oggi quei bambini avrebbero avuto 17,18 e 19 anni. Futuro rubato a un intero paese". Oggi, intanto, il sindaco sta accogliendo quattro vescovi venuti a ricordare l'anniversario: monsignor Francesco Cavina, di Carpi, monsignor Giuseppe Molinari dell'Aquila, monsignor Tommaso Valentinetti, di Pescara ma vescovo di zona all'epoca del terremoto, e l'attuale vescovo di Termoli e Larino, monsignor Gianfranco De Luca. In serata la messa.




