Lazio

Omicidio Verbano: Marino canta 'Bella Ciao' e promette 'casa memoria'/Il Punto (2)

(Adnkronos) - "Sono passati molti anni dall'uccisione di Valerio Verbano - ha detto oggi Marino - Ricordo molto bene il senso di orrore, di sgomento che quell'omicidio efferato determinò nella nostra città. Io ero un giovane medico e ricordo quegli anni caratterizzati da molta violenza ed è per questo che pensiamo con Massimiliano Smeriglio e con tante altre persone, anche figure del centrodestra, di instaurare un giorno che serva a ricordare la spirale di violenza che si registro' in quegli anni di piombo. Sono molto orgoglioso di partecipare all'iniziativa di Massimiliano Smeriglio che porterà, anche attraverso l'ulteriore passaggio in Campidoglio, a realizzare la casa del ricordo, perchè anche attraverso un gesto come questo quegli anni di violenza vengano ricordati e possano non ripetersi mai piu". La Regione Lazio, proprietaria dell'immobile, ha spiegato Smeriglio, "è al lavoro per evitare la vendita di casa Verbano e contestualmente per farne, insieme al Municipio e ai compagni di Valerio, un luogo della memoria antifascista della città di Roma, un luogo che sappia parlare ai giovani trasmettendo i valori dell'antifascismo. Parallelamente ribadisco l'impegno a tutelare e valorizzare l'esperienza della palestra popolare Valerio Verbano". "Le istituzioni parlano con atti concreti anche per tener aperto lo sguardo sulla memoria di quegli anni - ha continuato Massimiliano Smeriglio - Lavorare come Regione Lazio, Comune e Municipio a questi obiettivi è il modo migliore per onorare la morte di Valerio e Carla, la madre che fino all'ultimo ha cercato la verità che non ha trovato. E' stata la sua ostinazione a riaprire il caso -ha ricordato il vicepresidente della Regione Lazio - le indagini, le audizioni al ministero della Giustizia. Poi, nell'ultimo periodo, come spesso capita nel nostro Paese è tornato in un cono d'ombra. Noi vogliamo continuare a cercare la verità sulla vicenda di Valerio Verbano". Ma in effetti, dopo la svolta di tre anni fa, quando la procura di Roma ha riaperto le indagini su un caso che in precedenza era stato archiviato senza colpevoli, sul delitto è ripiombato il silenzio. (segue)