Lombardia
Stragi: Carnevale, rinvio dopo 40 anni? non fa onore a chi ha potere di indagine
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Un rinvio dopo quarant'anni rappresenta una decisione che, al di là di come andrà a finire, "non fa onore a chi ha il potere di indagine". Corrado Carnevale, il giudice che il 13 novembre 1989 - quando era presidente della Prima sezione penale della Cassazione - rese definitive le assoluzioni di Ferri, Stepanoff e Latini nell'ambito del processo per la strage di piazza dello Loggia, non nasconde un certo stupore per la decisione di piazza Cavour a distanza di quarant'anni dai fatti. "Sarà da vedere - va cauto Carnevale, interpellato dall'Adnkronos - quali sono i nuovi elementi di prova che hanno rimesso in discussione i fatti. Certo, non fa onore a chi ha il potere di indagine. Fatti di quel genere avrebbero richiesto indagini a tutto campo tali da non lasciare vuoti da colmare a distanza di così tanto tempo". Tant'è. "Il fatto è - ragiona ancora il giudice - che nel nostro Paese fatti così drammatici, come piazza della Loggia, ce ne sono stati tanti. Sempre che ci siano nuovi elementi di prova, è quasi normale rinviare ma mi viene da dire che per reati di questa portata non è che non si lascino tracce". Per i familiari della vittime la decisione di oggi, oltre a dare un'altra chance, certifica sia la matrice sia che ci sono stati "depistaggi" sulla strage di Brescia che ha fatto otto morti e più di cento feriti. "Io dico che la valutazione delle prove è estremamamente delicata e non può certo essere cambiata da un giorno all'altro", conclude Carnevale.