Cronaca
Treviso: Gdf arresta imprenditore per bancarotta fraudolenta
Treviso, 21 feb. (Adnkronos) - Gli investigatori del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso, a conclusione di un' indagine su ipotesi di bancarotta fraudolenta nei confronti di una azienda operante dal 2007 nel settore dell'allevamento e commercio di prodotti ittici, dichiarata fallita nel 2012 dal Tribunale di Treviso, hanno arrestato un cittadino italiano ed interdetto due cittadine polacche. Le indagini svolte hanno accertato depauperamenti societari per oltre 3,7 milioni di euro e l'occultamento della contabilità societaria, fatta sparire simulando un furto che sarebbe avvenuto presso una non meglio precisata stazione ferroviaria in Romania. Gli ulteriori sviluppi dell'indagine hanno poi consentito di appurare che l'imprenditore italiano arrestato, di origini napoletane, era affiancato nelle condotte distrattive da un altro cittadino italiano e da tre donne straniere, due polacche ed una rumena. L'arrestato, vero "dominus" della società fallita e già con precedenti penali per truffa e bancarotta, è stato individuato solo attraverso approfonditi riconoscimenti fotografici poiché ricorreva a false generalità facendosi peraltro chiamare "Delfino". Le Fiamme Gialle trevigiane, con il loro tempestivo intervento, hanno consentito di smascherare il collaudato sodalizio criminale, finalizzato all'acquisizione seriale di aziende decotte, non solo trevigiane, ed al loro successivo svuotamento. Le consistenti fonti di prova acquisite all'impianto accusatorio consentivano l'emissione, da parte del Gip del Tribunale di Treviso, dell'ordinanza degli arresti domiciliari nei confronti dell'imprenditore italiano e dell'interdizione ad esercitare attività di impresa nei confronti delle due cittadine polacche. Le misure sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria di Treviso il a Chioggia, al termine di ricerche estese in ambito nazionale con la collaborazione dei finanzieri della Compagnia di Cesena e della Tenenza di Adria.