Cronaca
L'Aquila: riduzione vigili del fuoco, Conapo porta vertenza in prefettura
L'Aquila, 16 feb. - (Adnkronos) - Dopo avere proclamato, nei giorni scorsi, lo stato di agitazione del personale, il Conapo, sindacato autonomo dei vigili del fuoco, porta in prefettura la vertenza relativa al progetto ministeriale di riduzione degli organici delle sedi della provincia dell'Aquila, dove martedì mattina è previsto un incontro con il Prefetto del capoluogo. Tutto nasce da una piano di riordino degli organici delle sedi dei vigili del fuoco recentemente fornito alle organizzazioni sindacali di categoria e che prevede, per la provincia dell'Aquila, una riduzione del personale in servizio. "In particolare - spiega il segretario provinciale del Conapo, Elio D'Annibale - la situazione più preoccupante è rappresentata dall'area marsicana. Presso la sede di Avezzano, infatti, oggi vi prestano servizio 36 vigili del fuoco divisi su 4 turni a copertura delle 24 ore; il riordino previsto dal dipartimento prevede, invece, 30 unità totali. Si registra, quindi, un taglio di 6 unità di personale in pianta organica che, per un territorio come quello marsicano, è assolutamente inaccettabile. Tanto più se si considera che questa sede, da sola, espleta circa un terzo degli interventi totali che i vigili del fuoco svolgono su tutta la provincia". Sulla vicenda, al fianco del Conapo, è intervenuto anche il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, che ha definito "inaccettabile quel piano di riorganizzazione" ed ha ribadito anche come "il distaccamento di Avezzano va potenziato, non ridotto". Di Pangrazio ha inoltre scritto una lettera al Capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco e chiamato a raccolta i sindaci dei 37 Comuni della Marsica; un territorio di quasi 140mila abitanti. "Ritenendo che questa proposta di riduzione degli organici abbia del clamoroso, ci apprestiamo a partecipare all'incontro con il Prefetto fiduciosi in una positiva soluzione della vertenza e auspichiamo che alla fine la sicurezza dei cittadini prevalga sui tagli, che vanno invece ricercati sugli sprechi della cosa pubblica, non sul soccorso" ha concluso D'Annibale.