Campania
Droga: cocaina dall'Argentina al napoletano in tronchi piante tropicali
Napoli, 13 feb. - (Adnkronos) - La cocaina arrivava in Italia dal Sud America occultata nelle cavità dei tronchi di piante tropicali, destinate al vivaio della moglie di un medico chirurgo di Poggiomarino (Napoli); quest'ultimo provvedeva poi all'estrazione, mettendola così a disposizione di un'organizzazione criminale. Ma il sistema è stato svelato dalle indagini della Dda di Napoli, che hanno portato all'esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip nei confronti di altrettanti soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E' l'epilogo di una complessa e articolata indagine di polizia iniziata nel 2010, che ha permesso di individuare una vasta e consolidata organizzazione criminale napoletana; le indagini hanno ricevuto ulteriori riscontri investigativi dalle dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia vicino al clan Fabbrocino, che aveva partecipato con ruolo apicale al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e che era stato arrestato in occasione del sequestro, a Vado Ligure, di oltre 200 kg di cocaina pura. Il collaboratore ha riferito circostanze utili a consentire alla polizia giudiziaria, unitamente al personale della Division Drogas Peligrosas della Polizia federale argentina e della Polizia della Provincia di Santa Fe', di individuare in Argentina la fattoria segnalata e, a seguito di una perquisizione, di rinvenire e sequestrare circa 88 kg di cocaina e i residui del taglio di albero tipo 'Palo borracho', arrestando i responsabili di nazionalità argentina. In Italia, l'organizzazione si avvaleva dell'ausilio dell'imprenditore Carmine Manna e dell'insospettabile medico chirurgo di Poggiomarino Antonio Franza. Il sodalizio criminale ha movimentato dal 2010 a oggi oltre 200 kg di cocaina purissima, destinata ad alimentare il mercato campano, che giungeva in Italia nascosta nelle cavità dei tronchi degli alberi 'Palo borracho'. sono stati inoltre sequestrati numerosi conti correnti e rappoerti finanziari per un valore di oltre 2 milioni di euro, due aziende agrucole, quattro autovetture e cinque orologi per un valore di circa 100mila euro, oltre a 18 immobili tra il Napoletano, la provincia di Salerno e Vigonza, in provincia di Padova.